Proprietà e famiglia vanno difese. Presto la legge

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 1 dicembre 2018 - L’imprenditore che ha ucciso il ladro moldavo entrato di notte nel suo capannone armato di piccone, esasperato dopo aver subito diversi furti, e’ indagato. Non e’ escluso che con le nostre leggi debba vendere l’attività per pagare i danni ai parenti del moldavo defunto. Potrà così dormire a casa sua e presentare domanda per il reddito di cittadinanza dopo aver perduto tutto. Carlo Amagliani, Pesaro

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

E’ un altro caso destinato a dividere l’opinione pubblica in assenza di una nuova normativa sulla legittima difesa. In Senato la legge è stata approvata e ora è ij coda alla Camera in attesa anche di una mediazione con i Cinquestelle che non sonoconvinti fino in fondo di farla passare. Il senso di difesa della proprietà, unito all’esaperazione per i furti hanno necessità di una prospettiva più favorevole alla tutela di chi subisce aggressioni in casa o nella propria azienda. La gente sta dalla parte di Fredy Pacini, il gommista che ha ucciso il ladro moldavo, mentre i magistrati devono tenere conto delle norme. Forse i tentativi di furto subito non saranno 38 ma l’azienda era finita più volte nel mirino. La l’articolo 52 della Costituzione recita: «La difesa della Patria è sacro dovere di ogni cittadino». La famiglia è il primo nucleo della Patria stessa. La politica ne tenga conto.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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