Grazie Bologna

Bologna, 23 maggio 2019 - L’emozione e l’incanto. La bellezza di una città incontra la bellezza dei capolavori di Leonardo Da Vinci fusi con le pietre antiche di Palazzo Re Enzo per dar vita a una meraviglia che invade quanti – tanti, tantissimi – restano col naso a lungo all’insù. Affascinati da un palazzo che vive, si muove, diventa la Gioconda e la Dama con l’Ermellino, si anima con quell’inconfondibile scrittura color marrone seppia.

C’è chi ricorda la bellezza delle torri e delle Storie per Bologna, firmate dal grande regista Peter Greenaway che animarono, a inizio millennio, il voltone del Podestà. I sorrisi sui volti sono la ricompensa più bella per questo giornale che vuole celebrare i 500 anni dall’uscita di scena del genio di Vinci offrendosi alla propria terra per rinnovare un impegno lungo una storia: il legame con la propria città, Bologna, sede della più antica Università del mondo.

L’impegno a raccontare, il valore della cultura, il valore dell’informazione come linfa vitale del vivere civile, elemento fondamentale per rispettare la più grande e umile delle lezioni che Leonardo Da Vinci ha lasciato: la conoscenza, maestra di vita. Chiamatelo pure orgoglio, orgoglio italiano. Gli applausi che accompagnano le immagini, sono il delicato contrappunto alla magia che unisce in una sera Leonardo e Palazzo Re Enzo. Grazie Bologna.

 

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