Un filtro al web che diffonde i giochi pericolosi

La lettera

Bologna, 19 settembre 2018 - Un altro ragazzo è morto per una bravata da mostrare sul web. In un centro commerciale un 15 enne è salito al buio sul tetto con gli amici, per scattare un selfie. La sua vicenda fa seguito a quella di Igor, adolescente morto per un ‘gioco’ di auto-soffocamento visto su Internet. Si sarebbe messo in quella situazione se non fossero esistiti i selfie e i social?

Pino Ezio Beccaria, Reggio Emilia

risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

LE PROVE estreme sono sempre esistite perchè caratterizzano l’esuberanza giovanile. Certo, il web e la rete dei social contribuiscono ad amplificare giochi pericolosi, sfide sensa senso, prove estreme che spingono fino al suicidio. Che fare? Aboliamo i social? Certamente no. Sarebbe come vietare la circolazione delle auto perchè succedono gli incidenti. La società però deve attrezzarsi affinchè ci sia un filtro sul web che eviti la diffusione di messaggi demenziali che quando finiscono nelle mani di personalità fragili creano disastri. Il web è libero, senza freni, tutti possono dire ciò che vogliono e pubblicare qualsiasi sciocchezza. Ma è anche uno strumento di grande libertà intellettuale che ha aperto le porte del mondo. La nostra società deve difendere i giovani, non demonizzare lo strumento che alcuni di essi utilizzano nel modo sbagliato.

beppe.boni@ilcarlino.net

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