Conflitto in Libia, un complotto contro l’Italia

La lettera

Bologna, 30 marzo 2018 - Vengono alla luce i veri obiettivi per cui Sarkozy volle fare la guerra in Libia. Penso che, in primis, si mirasse a scalzare l’Italia dal ruolo chiave in Libia (petrolio). Penso che però che la Francia, o lo stesso Sarkozy in persona, dovrebbe risarcire l’Italia avendo pesantemente e sfacciatamente contribuito alle notevoli difficoltà economiche in cui ancora ci troviamo. Luciana Ballotti, Modena

risponde Beppe Boni, condirettore de Il resto del Carlino

Di sicuro l’allora numero uno della Francia si mosse per agevolare la guerra in Libia in funzione anti italiana. In ballo c’era il controllo del petrolio. Il conflitto per destabilizzare Gheddafi venne cercato, per ragioni diverse, anche da Usa, Gran Bretagna, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Obama, influenzato anche da consiglieri della sua amministrazione vicini ai Fratelli Musulmani, ha incentivato le primavere arabe con l’obiettivo di sostituire i regimi esistenti con governi islamici ‘moderati’. La Francia spalleggiata dall’Inghilterra aveva l’obiettivo di indebolire la posizione italiana che era forte grazie agli accordi del 2009 firmati con Gheddafi. Le primavere arabe sono fallite perchè in quella fetta del mondo la democrazia non funziona, la Libia, ora ingestibile, è un Paese frantumato. Tutto sommato l’Italia ha difeso la posizione, ma fu un complotto contro di noi. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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