Modelle, meglio le curve della magrezza

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 11 novembre 2018 - Nonostante una norma imponga meno magrezza delle modelle in passerella, anche recenti sfilate in tv ripropongono vestiti, tessuti e colori con ragazze scheletrite. Fanno tenerezza così magre e seriose che paiono arrabbiate per evidenziare ciò che indossano e non la loro bellezza. Quelle donne sono dei cristi al femminile, vittime della passerella.  Giacomo Sironi, Reggio Emilia

risponde il condirettore del resto del Carlino, Beppe Boni

Non sempre succede e soprattutto accade sempre più di rado. La donna è bella e piacente perchè è donna con le proprie curve e la propria femminilità declinata nel giusto equilibrio fra portamento, stile personale e fisico. La perfezione clonata può piacere, la bellezza istintiva, senza l’imposizione di centimetri e grammi al ribasso, entusiasma e affascina di più. Certo, la passerella ha l’ esigenza di mettere soprattutto in evidenza gli abiti, ma noi siamo fra quelli che sotto il vestito non apprezzano la magrezza eccessiva. Del resto le multinazionali del lusso che possiedono marchi come Dior,Gucci e Vuitton si sono dati una regola per la passerella: taglia minima 36 che veste donne con circonferenza dei fianchi compresa fra gli 84 e gli 87 centimetri e niente modelle sotto i 16 anni per gli abiti da adulti. Le curve sono una cosa seria, non vanno eliminate. 

beppe.boni@ilcarlino.net

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