In montagna servono prudenza e buonsenso

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 10 gennaio 2019 - A proposito dell’anziano disperso. Penserei a una soluzione ottimale sia per gli adulti che per i piccoli. Chi si vuol inoltrare in posti impervi, sia dotato di una bretella o giacca catarifrangente utile per essere individuato in tempi brevi. Il che comporta più facilità per il ritrovamento. Potrebbe essere una legge a stabilirlo o cartelli esposti in alcune zone.

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risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Troppe persone frequentano la collina e la montagna senza conoscere i pericoli legati alla pratica dell’escursionismo. La stessa cosa vale per la frequentazione dei boschi legata alla caccia, alla ricerca dei funghi o alle camminate. Vanno utilizzate tutte le precauzioni perchè a volte anche una banale passeggiata può riservare brutte sorprese. La giacca catarifrangente è una buona idea ma non sufficiente. La regola d’oro rimane quella di indicare l’itinerario e portare con sè un telefono. Sembrano accorgimenti banali ma possono salvare la vita. Chi affronta escursioni impegnative deve ragionare in modo più professionale: pianificare l’itinerario tenendo conto della lunghezza e del dislivello del percorso e adattarlo alle proprie capacità; dotarsi di equipaggiamento ed abbigliamento adeguati. Infine portarsi appresso una buona dose di buonsenso.

beppe.boni@ilcarlino.net

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