Monumenti indifesi serve subito un cambio di rotta

La lettera

Bologna, 20 maggio 2018 - Leggo della intenzione della Giunta di Bologna di realizzare un muretto a protezione della fontana del Nettuno proposto da anni. E’ buona cosa dato che i vandali e gli incivili abbondano mettendo a rischio una opera di grande pregio. Suggerisco però che questo muretto abbia il bordo superiore appuntito ad evitare che diventi una comoda seduta per i maleducati.

Niccolò Rocco di Torre Padula Bologna

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

CE NE accorgiamo solo quando si palesa un guaio. La realtà è che in Italia gran parte del patrimonio monumentale, artistico e religioso è indifeso contro ladri e vandali. Certo molti monumenti sono difficili da controllare 24 ore su 24, eppure qualcosa di più di può fare. Ormai le telecamere ci controllano da quando usciamo di casa a quando entriamo in una stazione o in banca. E allora in questo Paese di start up e innovazione continua è ora che si strutturi un sistema diffuso di monitoraggio con sistemi di intervento immediato. Il Nettuno di Bologna è stato sfregiato da una scritta. Gol imparabile, ovvio. Chissà chi è stato. E per difenderlo va sacrificato un pizzico di libertà. Come i tornelli a Venezia. Bisogna accettare il Gigante protetto da un muretto (meglio della grata). E in generale servono sanzioni severe per chi oltraggia i monumenti. Lotta dura senza paura.

beppe.boni@ilcarlino.net

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