Multe, automobilisti come bancomat

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 13 aprile 2019 - Ricevo una busta con una notifica di atti giudiziari . L’apro e leggo di essere diventato un pirata della strada. Con la mia auto percorrevo via Stalingrado a Bologna superando di 4 km il limite di velocità consentito: 54 Km orari. Pagherò l’ammenda non di 29,40 di sanzione, bensì di euro 46,40 in quanto 17 euro sono di spese non specificate. In viale Panzacchi tante vetture frenano velocemente temendo l’autovelox. Alberto Piazzoli, Bologna

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Lo sforamento di 4 chilometri, dunque, vale 46,40 euro. Una rigidità amministrativa assurda, in pratica qualcosa che assomiglia ad un furto con destrezza. Gli automobilisti, con le diavolerie messe in campo dai Comuni, sono diventati una specie di bancomat. Per non parlare del tasso alcolico. Se bevi una birra a stomaco vuoto o un Campari senza nemmeno assaggiare un’oliva ti considerano ubriaco e rischi il ritiro della patente. E tutto ciò succede in una Italia dove viene dimezzata la pena ad un femmincida perchè considerato «in preda ad una tempesta emotiva». Viene da ridere. O da piangere. Certo i due casi (eccesso di velocità e omicidio) non sono paragonabili, ma le scelte di punibilità stupiscono anche il cittadino più disattento. Tornando alla multa di Bologna, simile a tutte le altre, pensare che quasi un terzo dell’importo è relativo alle spese sconcerta chiunque. E dalla pubblica amministrazione dovrebbe venire l’esempio di equità... beppe.boni@ilcarlino.net

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