Mafia, la società civile può vincere

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 16 maggio 2019 - La piccola Noemi ci ha coinvolti tutti emotivamente per la dinamica dei fatti e per la sua età. Un’intera città, Napoli, abituata alla violenza, si è mobilitata per la bambina e la sua famiglia contro la malavita. Le forze dell’ordine in breve hanno fermato i due presunti sicari. Applausi agli investigatori e auguri a Noemi. Non va dimenticato la professionalità dimostrata dal personale sanitario che ha curato la bimba. Pietro Balugani, Modena

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Noemi, come il sottoscritto ha ricordato in un recente commento su queste pagine, è diventata la vittima - simbolo di una città che ha dimostrato un sussulto civile. La gente è scesa in strada con cortei e manifestazioni anticamorra, ha partecipato alle fiaccolate, si è indignata in tv e sui giornali. Non che a Napoli non fosse mai successo, ma il volto sofferente della piccola Noemi, che è uscita dal come e sta meglio, ha contribuito ad un forte risveglio delle coscienze come non si era mai visto prima. Ora i napoletani devono continuare su questa strada, insistere nella battaglia civile contro le cosche. E forse lo Stato deve fare di più e meglio nella lotta alla malavita organizzata con condanna severe, senza sconti, dotare la città di magistrati e forze dell’ordine sufficienti. E soprattutto applicare la certezza della pena. E’ una impresa titanica dove lo Stato e la società civile devono giocare insieme la stessa partita. beppe.boni@ilcarlino.net

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