Neve e Olimpiadi, la grande occasione

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 27 giugno 2019 - Era ora. La Svezia ci aveva buggerato due volte: dopo la Brexit, ottenendo con un assurdo sorteggio l’agenzia europea del farmaco, poi a San Siro trincerandosi dietro ad un autogol nella qualificazione dei mondiali di calcio. Viceversa l’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a noi riduce le distanze. Per il pareggio dovrebbe rinascere il mobilificio Aiazzone che fu precurso dell’Ikea... Paolo Penazzi

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Non ha perso Stoccolma, ha vinto l’Italia che ha dimostrato di avere credibilità di fronte al mondo. Le Olimopiadi assegnate a Milano e Cortina non sono solo un evento sportivo, rappresentano una vittoria politica che certifica quando vale in termini sportivi, organizzativi, economici e di accoglienza l’Azienda Italia. A dispetto di tanti gufi che tifano per screditare il Paese. A volte il fuoco amico è peggio degli avversari dichiarati. Le Olimpiadi sulla neve sono una occasione da non perdere che consentirà di mettere in risalto l’efficienza di una città come Milano e la capacità tecnica di Cortina e dintorni nell’organizzare l’evento bianco: sono in previsione 22mila posti di lavoro con un indotto di 5 milioni di euro. Questo sì che è un «decreto» sblocca cantieri. Da ora in poi tocca alla politica occuparsene. E i fronti opposti dovranno avere l’intelligenza di non strumentalizzare le Olimpiadi bianche per farsi la guerra. Serve una linea di intenti comune e compatta per portare a casa il primo risultato: lavorare bene per l’Azienda Italia. beppe.boni@ilcarlino.net  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro