Bologna e il traffico, vince sempre il no. E il problema resta

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 2 dicembre 2018 - Il sindaco di Bologna ha sempre sostenuto il passante centrale affermando che il percorso sud presentava criticità. Perchè non si è tenuto conto dei geologi? La Tav Bologna-Firenze passa per lo stesso tipo di roccia e le acque drenate, in quel progetto, non solo vanno disperse, ma alimentano gli acquedotti toscani e il fiume Santerno. Perchè la politica non ascolta gli scienziati?  Giada Antonelli

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Da oltre vent’anni a questa parte di discute su una alternativa al nodo autostrada-tangenziale che in buona parte dell’anno e in certi orari strozza il traffico di Bologna. La scelta migliore, valutata e poi accantonata per non scontentare i sindaci del Pd, era un grande anello autostradale a nord: avrebbe consentito di allargare la tangenziale che passa in città. Anche il percorso a Sud è stato bocciato. Risultato: il Comune di Bologna ha puntato tutto sul l’allargamento delle corsie attuali al centro e il «partito del no» dei 5Stelle è riuscito nella stupenda impresa di bloccare anche questa idea optando per qualche inutile ampliamento parziale alle uscite della tangenziale. Bologna rimarrà strozzata dal traffico senza una visione strategica che guardi ai prossimi anni. Pd e 5Stelle sono complici in questa surreale operazione che non risolve nulla. beppe.boni@ilcarlino.net

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