Pd, divisi alla meta fra lotte interne e paure sovraniste

La lettera

Bologna, 16 settembre 2018 - Come si fa a far opposizione solo per il gusto di farla. E’ mai possibile che, di questo governo Lega-M5S non ci sia niente che possa andare bene al Pd? E poi quante volte è stata posta la fiducia, che ora viene criticata tanto. Quello, però che più sorprende è che ha perso le elezioni con la sua politica migratori e continua su questa strada, peggiorando una situazione che è già compromessa. Alberto Corli, Ferrara

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

E’ nella logica delle cose. Il Pd adesso è all’opposizione e tenta di smontare l’asse grillini - Lega, i due partiti che proprio ai Dem hanno sottratto pacchi di voti. I democratici continuano sbagliare strada: tuonano contro la deriva sovranista e le scelte muscolari del ministro Matteo Salvini sull’immigrazione. Il segretario Pd Maurizio Martina è più impegnato a parlare di «governo pericoloso» anzichè chiedersi perchè la gente approva emotivamente le scelte severe sull’immigrazione. Inoltre il Pd continua a dividersi anzichè puntare sui temi concreti. La solidità non si può misurare solo dai 30 quintali di cappelletti consumati alla festa di Ravenna. Dove però alla serata conclusiva mancavano dirigenti come Minniti, Gentiloni, Franceschini mentre a Firenze Renzi dichiarava: «Se pensano di essersi sbarazzati di me si sbagliano». Insomma divisi alla meta. beppe.boni@ilcarlino.net

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro