Elezioni, il Pd e la scivolata del populismo

La lettera

Bologna, 22 marzo 2018 - Sono stanco di leggere sciocchezze di altezzosi elettori del Pd che distribuiscono, in esclusiva, il patentino di ‘populista’. Per loro sono populisti i terremotati senza una casa, gli anziani che non hanno risorse per curarsi, i 4,2 milioni di italiani sulla soglia della povertà, i disoccupati. Non hanno capito una cosa: i tempi sono cambiati, vedi le tante preferenze di Casini a Bologna.  Stefano Gubellini, Bologna

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Letterale da Wikipedia: il populismo è un atteggiamento culturale e politico che esalta il popolo, sulla base di principi e programmi ispirati al socialismo; nel linguaggio comune tuttavia il suo significato viene spesso confuso con quello di demagogia.  Dunque, il termine populismo non contiene aspetti negativi, eppure viene spesso utilizzato da certa sinistra nell’esatto contrario spacciandolo, appunto, ad arte con una connotazione legata alla demagogia e alla confusione. Se il Pd, infatti, fosse stato più populista, cioè vicino alla gente comprendendone le esigenze, non avrebbe perso le elezioni così pesantemente. La Lega e i Grillini, populisti puri pur con punti di vista diversi, le hanno vinte. Scenario su cui meditare. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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