Le false notizie sul populismo in politica

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 4 novembre 2018 - 'Populidmo’ e ‘democrazia’ sono in antitesi. Il populismo, raccogliendo le istanze del popolo, mira a delegittimare le istituzioni, mentre la democrazia si basa sulla mediazione tra istituzioni e popolo. La storia indica tanti personaggi: da Masaniello (1600), a Hitler, Stalin, Mussolini, Peron e in forma più ridotta, i populisti di oggi creano ‘nemici’ considerati la causa dei mali nazionali.  Giovanni Chiari, Bologna

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Nel dibattito politico di oggi populismo, insieme a sovranismo, è uno dei termini più utilizzati e sempre in senso negativo. Partiano dall’inizio. Il populismo, spiega l’enciclopedia Treccani, è un movimento culturale sviluppatosi in Russia alla fine del diciannovesimo secolo che attraverso l’opera degli intellettuali si proponeva di riscattare le condizioni di vita delle classi più diseredate. In sostanza l’esaltazione dei valori positivi del popolo. Dunque niente di così drammaticamente negativo. Certo il populismo sostiene in politica un rapporto più diretto fra un capo carismatico (o un partito) e i cittadini. Lo faceva con successo il Pci, partito che si è estinto, oggi riesce bene alla Lega di Matteo Salvini e in parte ai 5Stelle. Altra storia sono Hitler e Stalin. I nemici in politica si possono demonizzare anche senza il populismo. Si è visto con Silvio Berlusconi.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro