Reddito di cittadinanza, flop in arrivo

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 23 gennaio 2019 - Un ragionamento complicato quello che ispira il reddito di cittadinanza: dare denaro a chi non ha lavoro per andarselo a cercare. Ma se il lavoro non c’è, non lo troverà e sarà il solito assistenzialismo sterile. Non sarebbe più efficace investire, magari in opere di pubbliche, creando il lavoro con benefici agli assunti e alla società? Ma il M5S neppure vuole Tav e gasdotto.

Giovanna Zana, Bologna

 

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

La mancanza di scelte per incentivare le aziende e quindi creare lavoro è uno dei punti deboli del governo gialloverde. Inoltre il reddito di cittadinanza suscita diverse perplessità. La norma corre il rischio di essere aggirata e può far esplodere il lavoro nero. E’ l’allarme lanciato da Unimpresa, secondo cui l’architettura della misura voluta dal ministro, Luigi Di Maio, si presta a manipolazioni, anche con accordi tra le imprese e i lavoratori di fasce più deboli. I troppi no dei 5Stelle (No tav, No tap, Not triv) frenano gli investimenti pubblici e privati mentre il governo ha fatto poco o nulla per le imprese in un momento in cui, fra l’altro, la produzione industriale risulta in flessione. Il reddito di cittadinanza parte male nella confusione dei centri per l’impiego e sarà pressochè inutile. Sarà un mezzo fallimento e un boomerang. beppe.boni@ilcarlino.net

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