Roma ostaggio dei clan criminali

La lettera

Bologna, 9 maggio 2018 - Mentre attendiamo un governo che non arriva e si va vergognosamente verso elezioni bis l’Italia scopre nuove forme di reti criminali. E’ surreale ciò che succede a Ostia dove comandano famiglie come i Casamonica che aggrediscono i giornalisti, devastano un bar con una spedizione punitiva, picchiano una disabile. Giusto pensare alla legge elettorale, ma intanto la criminalità avanza.

Giovanni Morelli, Rimini

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

La cronaca, come potete leggere in altra parte del giornale, registra l’arresto di quattro esponenti del clan Casamonica per il raid alla Romanina e contestualmente una nuova aggressione a due giornalisti televisivi. Una parte di Roma e la ziona di Ostia sono un terreno sottratto allo Stato che, certo, reagisce nel momento in cui c’è un fatto di cronaca. Stupisce però come si sia potuti arrivare fino qui senza accorgersi, o intervenire, per tempo in un’area finita in mano ai clan romani, capaci di penetrare nell’economia della zona. Nei curricula dei personaggi legati alla rete criminale di Roma ovest c’è di tutto: rapine, estorsioni, aggressioni, intimidazioni. Gente a piede libero che ha colonizzato una parte del Paese. Chi ha dormito fino ad oggi? Perchè è stato sottovalutato il fenomeno? E’ ora che lo Stato riprenda il territorio. E non lo perda più.

beppe.boni@ilcarlino.net

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