Salvini, più lo butti giù più si tira su

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 18 giugno 2019 - Le ruote rotte che cigolano…’. Il proverbio calza al nuovo sindaco di S. Mauro Pascoli che ha dato del ladro e razzista a Salvini e del ‘puttaniere’ a Berlusconi. La signora, parlando di ladri, ‘garbuglia’ le cose nel tentativo di evitarne il significato. Rendere 49 milioni in molti anni, come fa la Lega, è cosa discutibile, ma Salvini non rubò. Non altrettanto fece il Pd col crac dell’Unità: 107 milioni di euro, furono addossato agli italiani.

Giorgio Bastoni, Montiano (FC)

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

La demonizzazione dell’avversario è abitudine di certa sinistra (non tutta). E se con Berlusconi in qualche modo ha funzionato mentre era sotto il fucoo di fila della magistratura, con Salvini si ottiene l’effetto contrario. Più lo butti giù e più lui si tira su. Certo altri tempi, altra politica, altri problemi. Ad ogni mossa il ministro dell’Interno, al quale vanno riconosciuti coerenza e decisionismo, viene spesso insultato e attaccato personalmente. Ma di solito non si scompone perchè sa che le sue quotazioni in questo modo continuano a salire. C’è da registrare perfino l’eccesso di un sacerdote che su You tube, pur facendo un ragionamento volutamente paradossale, incita ad uccidere Matteo Salvini perchè «ruba la democrazia». E’ lo stesso prete, ovviamente vicino ai movimenti antagonisti, che ha definito i nostri soldati in Afghanistan «mercenari e criminali». Certo è uno in mezzo a centomila, ma anche la sua posizione è sintomo di un modo di fare politica dove si mette nel mirino l’avversario. La sindaca di San Mauro Pascoli ha poi fatto marcia indietro. Il bello è che in questo scenario Matteo Salvini si diverte.

beppe.boni@ilcarlino.net

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