Stadio di Roma, opera utile ma serve un’inchiesta rapida

La lettera

Bologna, 19 giugno 2018 - A Roma si vuol costruire un nuovo stadio per il calcio. Non vedo nulla di sbagliato, a condizione che sia finanziato solo da privati. Si deve radunare un bel gruppetto di ricconi, facciano una spa e si costruiscono uno stadio dedicato solo al calcio, senza la pista e gli spazi per l’atletica leggera. Con i miliardi di euro pubblici che risparmieremo si possono fare cose più utili e urgenti.  Sergio Cannaviello, Napoli

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Il Mose di Venezia, la ricostruzione del dopo sisma, grandi opere viarie, ora lo stadio di Roma. Non si salva nulla, dove c’è un sistema di appalti per opere pubbliche si insinuano imprenditori truffaldini e amministratori pubblici poco trasparenti. Cambia il meccanismo della corruzione, ma c’è chi ci prova sempre. Evidentemente i rischi giudiziari sono accettabili e quindi per alcuni vale la pena di tentare la carta dell’illecito. Sconfortante ma vero. Per venire al caso della capitale non è importante chi costruisca il nuovo stadio ma è fondamentale che l’opera sia realizzata rapidamente e in modo onesto. Pubblico e privato in opere come questa devono per forza incrociarsi e una città come Roma ha necessità di avere un impianto efficiente. E l’operazione può dare lavoro a decine di aziende con benefici economici diffusi.  beppe.boni@ilcarlino.net

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