Cinque stelle, è perdente la politica del no

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 8 febbraio 2019 - Il segmento Tav Torino - Lione è il breve tratto di una lunga ferrovia che attraversa da Est a Ovest tutta l’Europa, creata per le merci e per caricare anche i camion e portarli a destinazione togliendoli dalle strade. Perché i grillini-ambientalisti ostacolano con durezza la realizzazione di un’opera che ridurrebbe il traffico stradale ed eviterebbe l’inquinamento dell’aria? Maria Graziani, Bologna

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Lei pone un interrogativo che è comune a gran parte degli italiani. L’ ossessivo ostruzionismo alla TAV fa parte della miopia ideologica dei Cinque stelle che si presentano a volte come un movimento liberale di ampie vedute e altre come un movimento incapace di ragionare secondo una prospettiva di crescita del Paese. Il M5S continua a dire no a tutte le grandi opere, dalle trivellazioni alla TAV, ma così si danneggia la società civile. I cittadini se ne stanno accorgendo e infatti i sondaggi pre elettorali che circolano in questi giorni danno i nipotini di Grillo in arretramemto e la Lega in crescita. Gridare contro tutto e contro tutti quando si è all’opposizione è facile. Quando si è al governo la musica cambia. Se non si è in grado di dirigere l’ orchestra meglio scendere dal palco e sedersi in platea.

beppe.boni@ilcarlino.net  

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