Telefono in auto, esame di coscienza

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 2 luglio 2019 - Passeggiando col cane nelle ore più fresche ho osservato gli automobilisti. In via Paolo Poggi a San Lazzaro (Bologna). La statistica è impressionante considerato il tempo di “rilevamento”tarato sulle esigenze fisiologiche del peloso. 8 su 10 con telefonino in mano. Prima di attraversare aspetto sempre il famoso cenno con la mano. Certifica che mi hanno vista. Realmente. Non su Facebook. Lia Franceschi, San Lazzaro di Savena (Bo)

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

La distrazione al volante è una delle cause principali di incidenti. E fra le cause di distrazione collettiva, secondo i dati forniti dall’Asaps, associaizone amici della polizia stradale, c’è sicuramente l’utilizzo del telefono. Poi, certo ci sono anche alcol e stupefacenti. Ma il telefono è nella disponibilità di tutti, giovani e meno giovani, lo usiamo continuamente per chattare, guardare le notizie del giorno, controllare la mail. Proprio ieri su queste pagine abbiamo pubblicato una inchiesta che certifica quanto sia dannoso l’uso del telefono in automobile. Per arginare questo fenomeno c’è un unico metodo: ognuno di noi deve usare il buonsenso. Devi inviare un messaggio ad amico? Ti fermi, scrivi e riparti. Per leggerezza, menefreghismo, pigrizia, pochi lo fanno. Come ha scritto il direttore Michele Brambilla nel commento di ieri gli unici colpevoli di questa situazione siamo noi. E quindi sta a noi stessi rimediare con buonsenso, appunto, e con la ragionevolezza. Le diavolerie elettroniche installate su quasi tutte le auto aiutano più di prima ad evitare incidenti. Ma il fattore umano rimane fondamentale. beppe.boni@ilcarlino.net

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