Terroristi protetti da politica e intellettuali

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 17 gennaio 2019 - I giornali e tg danno risalto alla cattura dell’ assassino Cesare Battisti. E’ stato protetto da Mitterrand e Lula e l’Italia si è svegliata solo ora. A detta dei politici ‘ora daremo la caccia ad altre 50 primule rosse’. Dico ai cacciatori ritardatari che il Mossad israeliano nelle persone di due suoi direttori Zvi Zamir e Meir Amit ha dato la caccia ai criminali nazisti senza tregua, sempre.

Tito Rovatti, Codigoro (Ferrara)

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Come accade spesso anche la Giustizia, intesa in senso lato e che si regge su regole e codici, risente dell’aria che tira in politica. Il governo di centrodestra che si è insediato in Brasile ha deciso di non fare sconti a gente come Cesare Battisti, condannato per quattro omicidi in Italia, e ha agevolato la sua cattura mentre in precedenza questa soluzione pareva impossibile. In Francia, dove ancora sono ospitati terroristi di sinistra, la protezione è stata assicurata dalla cosiddetta «Dottrina Mitterrand» che, forzando la mano, considerava diversi estremisti come perseguitati per reati di opinione. Intorno a questo scenario si sono mossi gli intellettuali pronti a fornire un salvagente culturale. Chi ha rapinato e ucciso soprattutto con finalità politiche ed è stato condannato deve stare in carcere. Questo suggeriscono il buonsenso e la corretta interpretazione della legge.

beppe.boni@ilcarlino.net

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