Turismo, serve una mobilità snella

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 5 aprile 2019 - Si avvicina la stagione turistica e un maggior numero di persone usa il treno. Molte sono le perplessità sulle ferrovie pubbliche e private. Il problema è migliorare quelli regionali. Sono ancora presenti vetture cosiddette Formìca, dal cognome del ministro socialista che 40 anni fa le fece realizzare. Se non si possono sostituire, siano pulite a dovere e dotate di climatizzatori funzionanti e sedili non sfondati. Mario Leone. Modena

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Trenitalia e le altre società che gestiscono il traffico ferroviario non hanno bisogno di avvocati difensori ma va sottolineato che già da tempo è in atto un piano di ammodernamento dei mezzi. Giorni fa a Bologna sono state presentate le nuove carrozze tecnologicamente avanzate che stanno per entrare in funzione anche sulla rete regionale. Possiamo dire che questi investimenti arrivano in ritardo, ma si tratta di una scelta che dimostra la volontà delle rete ferroviaria di fare un passo avanti. Molti aspetti però sono ancora da migliorare soprattutto sui percorsi dei pendolari. Il problema che si presenta in vista della stagione turistica, soprattutto in Romagna, continua ad essere la mobilità sulle strade. Le vie che portano verso la «miniera d’oro» della Riviera, come la Statale adriatica, sono assolutamente inadeguate. Da anni si susseguono appelli delle associazioni di categoria, degli albergatori, degli operatori del turismo, dei cittadini. Niente da fare. La stessa Regione non si impegna più di tanto. Risultati zero. Brutta storia, l’estate è alle porte.

beppe.boni@ilcarlino.net

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