Carcere e pena tripla a chi deruba o truffa gli anziani

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 3 novembre 2018 - A due anni da quanto accaduto a mia madre oggi leggo di un’altra signora raggirata dal «finto avvocato Molinari! » al quale ha consegnato gioielli e denaro per aiutare la «figlia in carcere». E’ incredibile che il sedicente avvocato continui ad agire. E’ più producente fare la voce grossa con i soliti immigrati che non cercare di stanare questi «italianissimi» farabutti. In ricordo di mia madre. Carla Galazzi, Bologna

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il tema dell’immigrazione con tutti gli aspetti che si porta dietro è cosa diversa dalle ignobili truffe agli anziani. La severità, nel rispetto delle leggi, va usata in entrambi i campi. Il giro di vite del ministro Matteo Salvini sugli ingressi in Italia ha contribuito a frenare ulteriormente l’ondata migratoria. Il tema degli anziani nel mirino di ladri e truffatori invece è un nodo che si può affrontare senza provvedimenti eccezionali. I delinquenti che rubano gioielli e denaro a pensionati soli e smarriti sono da spedire in carcere con procedura d’urgenz. Purtroppo l’elasticità del nostro sistema giudiziario e qualche giudice di manica larga permettono che non sempre vada così. Chi offende la vita di coloro che sono al tramonto dell’esistenza dovrebbe pagare il conto doppio o triplo. Senza rimorso, dato che questi delinquenti non ne hanno per le loro vittime.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

 

 

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