Tutela ambientale, si comincia dai gesti quotidiani

La lettera

Bologna, 21 aprile 2018 - SI è ucciso dandosi fuoco l’avvocato 60enne David Buckel. E lo ha fatto al Prospect Park di Brooklyn per protesta contro il l’insensibilità per la tutela anbientale. Buckel difese gli eredi del trans ucciso in Nebraska e il cui caso è diventato un film. Ci sono anime sensibili e fragili che non sopportano le brutture del mondo. David è un eroe, ci mancherà.

Cristian Carbognani, S. Ilario d’Enza (Reggio Emilia)

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Di fronte alla morte ci vuole sempre rispetto. Soprattutto quando la vita se ne va in circostanze come questa, dove si incrociano la passione civile, i valori, l’impegno personale.Buckel si è immolato come un bonzo sull’altare del clima come 55 anni fa fece il monaco tibetano Thich Quang Duc a Saigon per protestare contro l’oppressone del Vietnam del sud verso la religione buddista. Forse però l’avvocato Buckel avrebbe fatto più comodo vivo che morto alla causa ambientale. Ma con ogni probabilità la sua fragilità affondava anche in vicende personali. La tutela dell’ambiente, purtroppo, non si risolve con un gesto di protesta estrema. E’ un impegno civile a cui siamo chiamati tutti noi, cittadini e istituzioni. Una battaglia che non finisce mai e che comincia col gettare una bottiglia di plastica nel contenitore anzichè in un prato.

beppe.boni@ilcarlino.net

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