Difendiamo il rispetto per l’Unità d’Italia

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 15 novembre 2018 - Il 4 novembre ricorda la vittoria. nella prima guerra mondiale o la nostra quarta guerra d’indipendenza con l’Unità nazionale? Ricorrenza che, in ambo i casi, è patrimonio di tutti gli italiani. Ma nel 1974 è stata abolita, non riconoscendole più quei valori che, solo ora, vengono ripresi in virtù del centenario. Vedremo gli stessi eventi anche il prossimo anno con il 101°?  gabriele.ghidoni@virgilio.it

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

L’auspicio è che la ricorrenza dei cento anni della fine della Prima guerra mondiale lasci qualcosa nell’anima degli italiani. Ci sono valori riscoperti grazie alle celebrazioni del centenario come se fossero gioielli un po’ ossidati e ora tornati all’antico splendore. La fine della Grande guerra sancì definitivamente l’unità d’Italia e di questo dobbiamo andare fieri. Fu anche sbagliato abolire la festa della Vittoria in quanto tale, una ricorrenza di cui nessuno deve vergognarsi se non altro per il rispetto che si deve ai milioni di persone, civili e militari, che persero gli affetti e la vita. La sensibilità degli italiani verso la Patria, come abbiamo già avuto modo di scrivere, gode di una rinnovata energia. Cerchiamo, senza retorica, di non perderla per strada nuovamente. beppe.boni@ilcarlino.net

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