Venezia, l’oltraggio dei giganti del mare

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 5 giugno 2019 - Tutti sapevamo che prima o poi ci saremmo arrivati. E’ accaduto domenica e mi riferisco all’incidente della nave da crociera nel canale della Giudecca a Venezia. Spero che la (sfiorata) tragedia faccia rinsavire le autorità della Serenissima: blocchino l’accesso alle mega navi in laguna. Stavolta non è morto nessuno, ma se si continuerà a consentire l’accesso ai ‘mostri’, la colpa di eventuali vittime non sarà da imputare al ‘fato’. Mauro Chiostri, Bologna

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Il doge della fotografia italiana, Gianni Berengo Gardin, lo dice da tempo e lo ha testimoniato con un suo celebre reportage: le grandi navi turistiche non devono entrare in laguna, sono pericolose e di difficile gestione. Le sue foto - denuncia hanno fatto il giro del mondo, ma di fatto non sono servite a nulla. Gli alberghi a cinque stelle galleggianti continuano a sfidare Venezia. E infatti abbiamo visto cosa è successo domenica scorsa. Fra le tante colpe che si possono attribuire al ministro Danilo Toninelli non c’è quella dell’incidente appena successo. Sono anni che questo tema è all’attenzione del Comune di Venezia e del Ministero competente. Nessuno ha mai fatto nulla. E il Luna park - Venezia continua a rischiare. Fra tavoli di confronto, riunioni al vertice, analisi preliminari, perizie il tempo passa e i giganti del mare sfregiano Venezia. L’ultimo caso è un campanello d’allarme, o meglio una rumorosa sirena. Ora basta, bisogna trovare una soluzione rapida. O chiedere o danni a chi ancora non decide. beppe.boni@ilcarlino.net  

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