Violenze sui bimbi, occhi aperti

Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 21 aprile 2019 - A Napoli un bambino di 7 anni è stato ucciso a botte dal patrigno. Questo individuo merita l’ergastolo con carcere duro. La madre pare non lo abbia difeso e anche per lei serve una pena senza sconti. Di fronte a questo orrore si rimane impotenti, esterrefatti. Non si comprende cosa sia scattato all’improvviso nella testa dell’euomo. Un raptus? Uno scatto di rabbia incontrollata? tentelo in carcere gettate la chiave. Andrea Fabbretti, Rimini

Risponde il condirettore de il resto del Carlino, Beppe Boni

Chi tocca un bambino e chi tocca un anziano non merita pietà. Orrori come quello di Napoli non devono più accadere. Le responsabilità dirette sono di uno scellerato che ha ucciso il figlio della compagna e di quest’ultima che ha chiuso gli occhi. Ma ci sono anche responsabilità indirette. Possibile che nessuno si sia mai accorto dei maltrattamenti che avvenivano in quella casa? Possibile che la situazione di disagio sociale della famiglia non sia stata notata da nessuno? A scuola, secondo le accuse , le maestre si erano accorte delle botte subite dai bimbi e hanno taciuto. Un comportamento orrendo tanto quando l’intera vicenda. Questa brutta storia ci deve insegnare che davanti alle situazioni di disagio non bisogna chiudere gli occhi. Segnalare, segnalare, segnalare. Quando ci si accorge di bambini che soffrono, che hanno perso il sorriso deve scattare un campanello d’allarme. Servono punizioni esemplari, compresi i casi di maestre violente, come è successo sempre a Napoli tre giorni fa. Le hanno sospese per un anno, ma andrebbero cacciate via per sempre.  beppe.boni@ilcarlino.net

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