Serve una legge che tuteli meglio le vittime

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 14 gennaio 2019 - Un toscano picchia uno zingaro che rubava: lo condannano ai domiciliari e a pagare 1500 euro di danni. Un egiziano di Rimini, che chiude a chiave il ladro in attesa della polizia, è denunciato per sequestro di persona. A Rigopiano il padre di una vittima porta i fiori sulle macerie e deve pagare 4550 euro. Ma chi viene difeso dalle leggi: chi le infrange o chi le rispetta?

Cristiano G. Zannoni

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Torniamo sul tema Giustizia, che già abbiamo affrontato ieri proprio ricordando la condanna assurda del padre sanzionato per aver portato fiori a Rigopiano dove morì il figlio, violando i sigilli del luogo sequestrato. La legge sulla legittima difesa dovrebbe arrivare a dama nel giro di breve mettendo più ordine ed equilibrio nelle situazioni in cui un cittadino deve affrontare un delinquente che lo aggredisce in casa o in azienda. La legge oggi, vuoi per interpretazioni estreme, vuoi perchè eccessivamente garantista, non sempre riesce a pesare in modo equo la posizione del delinquente e quella della vittima. Ci sono, inoltre, anche controversi aspetti di cultura giuridica da scardinare e non sempre è possibile. Servono quindi leggi più precise, meno interpretabili e che offrano maggiori garanzie: per le vittime e non per chi le aggredisce.

beppe.boni@ilcarlino.net

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