Bagno nel fiume a Bologna, ecco la guida alla tintarella in città

Bologna, 6 agosto 2022 - Lontani dalla jungla di cemento ci sono piccoli angoli di paradiso. Se il caldo non dà tregua, il bolognese già ce l'ha nel sangue: quando la strada per la Riviera è tutta una coda - oppure ci sono solo poche ore a disposizione - si va al fiume. Relax e refrigerio contro il caldo torrido. La tintarella? Certo non manca, e se l'afa diventa troppo forte in tanti scelgono di fare un tuffo tra le fresche acque, sebbene la balneazione non sia formalmente permessa e i fiumi, se sottovalutati, possono rivelarsi pericolosi quanto il mare.

Quattro proposte per i bagni al fiume e la loro distanza dalla città

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Le mete sono tante, sparse un po' per tutta la provincia. Qualcuna più nascosta, altre più attrezzate. Si va da un vero 'must' per i bagnanti da fiume, il Lido di Casalecchio, fino ai panorami mozzafiato di Castel del Rio. In cima alla vallata del Santerno ci si può immergere all'ombra del ponte degli Alidosi: un bagno di storia. Il Reno, per i giovani di qualche generazione fa, era il mare della città. I ragazzi, oggi, cercano invece qualche perla più nascosta: li troviamo lungo il Savena, alle celeberrime 'Buche', come calette immerse nel verde. Ecco quindi alcuni consigli per godersi tintarella e refigerio, nel cuore d'agosto, a pochi passi dalla città.

Il Lido di Casalecchio

Normalmente ci sono bar, ombrelloni e lettini, lo si potrebbe scambiare per una spiaggia se non fosse per il fondo erboso. Ma il Lido è da anni frequentatissimo da famiglie, bambini e pure dai nonni. Perché ? Perché si trova al di là dei viali, e per raggiungerlo, dal centro storico bastano 20 minuti.  Fuori porta San Felice si prosegue lungo via Saffi, poi sull’Asse Attrezzato, da percorrere fino a Casalecchio. Basterà poi seguire le indicazioni che portano al Lido per accomodarsi finalmente all’ombra degli alberi, o sull’argine, con davanti il maestoso profilo della Chiusa. La differenza di quest'estate è che, almeno per ora, sono i frequentatori a dover pertare con sè lettino e ombrellone (o un semplice telo) per usufruire dello spazio.

Le anse a Sasso Marconi

Non solo Reno e Savena, ma anche il letto del fiume Setta attira i bagnanti di città. Per raggiungere le ‘spiagge’ di Sasso Marconi si può tentare la via dell’autostrada, percorrendo l’A1, per poi imboccare la provinciale. Basterà seguire le indicazioni per il Camping Piccolo Paradiso attraverso il parco di Monte Sole, per trovare la ‘caletta’ più adatta alle proprie esigenze, nella completa tranquillità della natura.

Le 'buche' di Pianoro

Poco fuori dal Centro storico, lasciandosi alle spalle porta Santo Stefano, basta percorrere via Toscana fino alla fine per arrivare all’abitato di Rastignano. Da lì la strada è tutta dritta: basta seguire la Fondovalle per qualche chilometro fino a Pianoro Vecchio. Passato il centro cittadino ogni spiazzo sulla destra è buono per parcheggiare e andarsi a bagnare nelle poetiche anse del Savena: le famose Buche di Pianoro. Lì si possono trovare delle vere e proprie formazioni di roccia compatta: formano delle buche in chui si raccoglie l'acqua del fiume.

Bagno di storia a Castel del Rio

Quasi ai confini dell'impero, oltre Imola, alla fine della vallata del Santerno c'è Castel del Rio. Qui si può godere di un vero bagno di storia, all’ombra del ponte a schiena d’asino degli Alidosi e dello splendido borgo meta anche di succulente grigliate estive. Il Santerno è il paradiso dei bagnanti imolesi. Per raggiungere il comune della Vallata, il consiglio è quello di seguire la via Emilia fino a Imola, e  da lì, arrampicarsi lungo la via Montanara e seguire le indicazioni per Castel del Rio. In estate c’è anche la possibilità di campeggiare.