Bologna, la graphic novel di Bicio Fabbri. “Un lavoro che unisce disabilità e umanità“

L’illustratore bolognese al Teatro dell’Abc presenta la sua ultima creazione

Un'autocaricatura realizzata dallo stesso Bicio Fabbri

Un'autocaricatura realizzata dallo stesso Bicio Fabbri

Bologna, 6 maggio 2022 - DiSegno diSuono diColore è il titolo di due serate curate dalla casa editrice dei Merangoli, oggi e domani sera al teatro dell’Abc.

L’uomo che guardava passare i camion è la graphic novel che Bicio Fabbri , artista bolognese baciato dall’originalità e dalla creatività, presenterà alle 18,30. Ispirandosi alla vita di G., con cui lavorava come giardiniere, Fabbri ha illustrato una storia che affronta le disabilità fisiche e mentali, restituendole a una dimensione naturale. Accompagna la presentazione del libro, stampato su carta pregiata e in tiratura limitata di 150 esemplari, un’azione di live painting dello stesso autore.

Fabbri, come nasce la storia?

"Per 30 anni ho lavorato come giardiniere comunale gomito a gomito con un ragazzo diversamente abile e con lui ho condiviso tante situazioni. Non è la sua storia che ho illustrato come fosse un fumetto giornalistico, o almeno non porta il suo nome – il personaggio si chiama invece Agostino –, ma mi sono ispirato a lui. Il lavoro abbruttisce, tra polvere e sudore, ma se c’è la possibilità genera anche tanta umanità, scherzi, battute. E confesso che con ragazzi così ci vuole pazienza, ma anche loro devono averne tanta con noi".

Quindi anche lei ha imparato e ha restituito la sua riflessione su chi deve convivere con una disabilità fisica al suo tratto.

"Proprio così e la cosa riguarda tutti noi: si parla anche di sentimenti e sessualità, solitamente dei tabù in questi contesti".

Perché L’uomo che guardava passare i camion?

"La passione di questo ragazzo sono i camion. Quando ne passava uno restava a guardarlo a lungo. A volte prendeva la bici e andava a osservarli".

Lei parla della grande forza di volontà delle persone diversamente abili.

"Sì, all’inizio anche lui ha avuto difficoltà ad ambientarsi, ma con l’aiuto dei colleghi si è inserito alla grande e nei lavori di fatica rendeva davvero tanto, era ordinato e puntualissimo. Credo che queste persone, con aiuti più importanti, sarebbero capaci di grandi cose".

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