Biografilm 2019 Bologna, il programma

Storie di vita, malavita e di ‘RadioFreccia’: arriverà anche Ligabue per il premio tributato al produttore Domenico Procacci

Bologna, 2 giugno 2019 - Sembra un’edizione a cifra tonda, quella del nuovo Biografilm Festival, al via il 7 giugno. Per il numero di film attesissimi in proiezione e per gli ospiti speciali (in tutto 150) che sbarcheranno sotto le Due Torri, a cominciare da Luciano Ligabue in arrivo per il premio alla carriera a Domenico Procacci di Fandango, con presentazione celebrativa di Radiofreccia il 9 giugno, dall’artista Christo, presente il 16 per il documentario Walking on Water incentrato su di lui, di Carla Fracci che si racconta in Qualcosa rimane di Francesco D’Ascenzo e di Manuel Agnelli in Songs with other Strangers di Vittorio Bongiorno in visione il 13.

E invece, quella che parte il 7 giugno, è la quindicesima edizione della kermesse dedicata al cinema biografico ma, in verità, anche la penultima con la piena direzione artistica di Andrea Romeo, che nel 2020 sarà ancora condottiero, ma in tandem con Leena Pasanen, al suo ultimo mandato come direttrice di Dok Leipzig e dal 2021 a pieno regime nella guida del Biografilm.

Niente cifre tonde per Romeo, ma numerologia spinta, perché dopo quattro mandati da quattro anni l’uno, colui che il festival l’ha inventato, sente arrivato il momento di un passaggio di testimone, anche per dare un respiro sempre più europeo e internazionale al festival, che la Pasanen (ha già preso casa a Bologna) saprà di certo orchestrare. I famosi libretti con tutte le date e gli orari dei film su cui il pubblico ha imparato a costruire agende acrobatiche, sarà pronto solo questo fine settimana, ma già le programmazioni più ‘vip’ sono state annunciate, con la benedizione degli sponsor (Hera e Unipol) e gli assessori alla cultura regionale e comunale Massimo Mezzetti e Matteo Lepore: quest’ultimo ha voluto rimarcare il fatto che Bologna non deve diventare una città di festival, ma deve spingere sulle produzioni cinematografiche, utilizzando possibilmente anche le aree dismesse per usi temporanei.

Nel frattempo la città si gode un festival – con madrina Dora Tillier, la nuova attrice rivelazione del cinema francese a Cannes in La Belle Epoque di Nicolas Bedos e qui interprete di Yves – che annuncia 109 film, 73 anteprime nazionali di cui 20 mondiali in 10 sale cinematografiche tra cui il Medica, con via Montegrappa trasformata in un bosco urbano e senza macchine e piazza Maggiore dove si vedrà Meeting Gorbachev di Werner Herzog (il 13 giugno).

Ecco sfilare due titoli da campionissimi, con Diego Maradona, l’attesa anteprima italiana del film di Asif Kapadia già sulla Croisette, che sarà introdotto dal suo stesso regista (molti ricorderanno il suo documentario Amy che ha vinto l’Oscar), e la produzione HBO What’s my Name-Muhammad Ali di Antoine Fuqua.

Grande ritorno al festival per Patricio Guzmàn che presenterà il nuovo lavoro La cordillera de los sueños e riceverà il premio ‘Celebration of Lives’, riconosciuto anche a Antanas Mockus, ex sindaco di Bogotà, a Letizia Battaglia, tratteggiata nel film Shooting the Mafia, a Fabrice Luchini (l’attore di Rohmer, Chabrol, Ozon, Costa Gavras e Lelouch) sullo schermo del Biografilm con Alice et Le Maire di Nicolas Pariser e Le Mystère Henri Pick. E a Procacci, per il quale, nell’ambito dell’omaggio a Fandango, con una retrospettiva dei suoi film, arriveranno Sydney Sibilia e Daniele Vicari. Dieci i titoli del concorso internazionale, tra cui Kemp di Edoardo Gabbriellini.

Info: biografilm.it

 

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