Bologna, il Carciofo violetto di San Luca nuovo presidio Slow Food

Ai blocchi di partenza una settimana di appuntamenti dedicati al prodotto nostrano. Il progetto di recupero è partito da un gruppo di giovani imprenditori

Il Carciofo violetto è il nuovo presidio dell'Emilia Romagna

Il Carciofo violetto è il nuovo presidio dell'Emilia Romagna

Bologna, 11 maggio 2022 - Dai colli bolognesi la rinascita del Violetto di San Luca: il carciofo è un nuovo Presidio dell’Emilia Romagna. A sostenere il progetto un gruppo di agricoltori con il desiderio di restituirlo alla comunità locale. Primo appuntamento una settimana intera dedicata al carciofo “ritrovato”. Il carciofo violetto di San Luca torna protagonista fra le colline dove un tempo cresceva rigoglioso. Prima attività in programma è infatti una settimana dedicata alla valorizzazione e promozione del Presidio Slow Food sul territorio, dal 15 al 22 maggio prossimi. In queste date il carciofo violetto verrà presentato al Mercato della Terra di Bologna, Mercato del Novale in piazza Carducci. Domenica 22 maggio l’Azienda Agricola La Galeazza, tra i produttori del Presidio, ospiterà una giornata interamente dedicata al violetto di San Luca. Con l’occasione si potranno assaggiare tanti piatti diversi a base di carciofo e ascoltare la sua storia attraverso le parole di Duccio Caccioni, agronomo e vicepresidente del Centro Agroalimentare di Bologna e figura storica del biologico sul territorio. In occasione sarà organizzato un gioco a premi a favore di Fondazione ANT Italia Onlus. "Fino a non molti anni fa – racconta Raffaela Donati, responsabile del Presidio – le colline della zona di San Luca erano piene di carciofaie. La natura argillosa del terreno conferiva alla varietà violetto caratteristiche particolari, che la rendevano ricercata e conosciuta anche fuori dai confini cittadini. La coltivazione del carciofo violetto costituiva un’importante fonte di reddito per gli agricoltori locali, tuttavia a partire dalla metà degli anni ’70 è iniziata a diminuire drasticamente, causa anche lo spopolamento delle campagne». Il progetto di recupero è partito dalla volontà di un gruppo di giovani produttori, costituitisi prima in associazione e divenuti poi promotori del Presidio, reso possibile soprattutto grazie al confronto con gli agricoltori anziani del luogo che tramandavano saperi e tecniche legati alla coltivazione di questa particolare tipologia di carciofo. Una valorizzazione fortemente voluta e supportata dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, che con Slow Food ha all’attivo un protocollo volto proprio a promuovere le piccole produzioni di qualità del territorio. Tanti gli obiettivi per il futuro prossimo del carciofo violetto di San Luca, tra tutti certamente quello di mantenere vivo il confronto con gli altri produttori di carciofi riconosciuti come Presìdi Slow Food sul territorio nazionale (che oggi ammontano a nove) e far conoscere – o meglio, riscoprire - il prodotto soprattutto fra i più giovani. Tra i produttori del Presidio c’è infatti anche un istituto agrario, l’Arrigo Serpieri di Bologna. "Quando alla fine degli anni ’90, i vecchi agricoltori che lavoravano il mio terreno mi hanno regalato 10 piante di questo meraviglioso ortaggio, l’amore è stato a prima vista. Fortunatamente ho conosciuto Andrea Querzé, appassionato produttore con cui, insieme a Raffaella, abbiamo cominciato a ridare vita al “nostro” ortaggio intraprendendo un percorso di riconoscimento istituzionale. L’interesse da parte degli chef c’era, così come quello di molti bolognesi che ancora si ritrovavano a cercare disperatamente il sanluchino da mettere sottolio» ricorda Federica Frattini, referente dei produttori del Presidio.

"Abbiamo deciso di supportare il progetto dell’Associazione Carciofo Violetto di San Luca – afferma Alberto Ferrari, Direttore Generale di Banca di Bologna – perché condividiamo valori come la riscoperta delle tradizioni e la ricerca dell’eccellenza. Inoltre la finalità di raccolta fondi a favore di Fondazione Ant, organizzata per l’evento del 22 prossimo, rispecchia la nostra attenzione alle tematiche sociali». La Banca di Bologna, infatti, confermando la propria vicinanza alle imprese del territorio, con un importante contributo sosterrà per il triennio 2022-2024 il Progetto dell’Associazione Carciofo Violetto di San Luca.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro