Festa dell’Unità 2018 a Bologna, emozione e tensione per la ‘prima volta’ in Fiera

L'inaugurazione con trasloco epocale per la kermesse del Pd dopo l’addio al parco Nord. Critelli: “E’ tutto nuovo dateci tempo”

Francesco Critelli (Foto Schicchi)

Francesco Critelli (Foto Schicchi)

Bologna, 24 agosto 2018 - Ha preso il via sulle note di ‘Think’ di Aretha Franklin, la Festa dell’Unità in Fiera, la prima dopo l’addio al parco Nord (FOTO). A tagliare il nastro il segretario Francesco Critelli e la senatrice Teresa Bellanova. “C’è emozione e anche tensione”, ha confessato Critelli, che su questo trasloco epocale conta per rimpinguare le casse del partito, in difficoltà dopo i rossi degli ultimi anni.

Nonostante qualche inevitabile ritardo organizzativo (“E’ tutto nuovo, dateci tempo”, ha riconosciuto il segretario), il primissimo bilancio può essere considerato positivo (VIDEO): i ristoranti gestiti dagli oltre 9mila volontari erano piuttosto pieni, mentre alcuni di quelli privati stavano ancora montando le proprie attrezzature.

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“Il Pd deve cominciare a combattere colpo su colpo le menzogne che ascoltiamo ogni giorno, con meno timidezza e mai supponenza”, l’auspicio di Critelli che ha chiesto “un congresso nazionale al più presto” per rispondere “al periodo più difficile del centrosinistra dal 1996 a oggi”. Quindi l’attacco frontale a Matteo Salvini: “Io mi vergogno di un ministro che si vanta di lasciare in mezzo al mare centinaia di disperati, mentre fa l’aperitivo in spiaggia”. E sulla proposta del leader leghista che ha rispolverato il Passante Sud al posto dell’allargamento della tangenziale, Critelli è stato tagliente: “Qui lo sappiamo da 20 anni che costa di più e non risolve nulla, Salvini posi il bicchiere, legga le carte e ci dica cosa fare”.

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La nuova Festa è in gran parte al coperto dei padiglioni della Fiera e per la prima volta durerà una settimana in meno, fino al 10 settembre, su richiesta degli oltre 9mila volontari. “Cambiare non è facile”, ha spiegato Critelli, ricordando, però, “che non siamo quel gruppo dirigente che lascia le cose come stanno, perché ci penseranno quelli che vengono dopo”. Un cambiamento inevitabile, anche alla luce della difficile situazione delle casse del partito: “Abbiamo già dimezzato il monte stipendi e trasformato la Festa, ora passeremo alla riorganizzazione territoriale”, l’annuncio del segretario.

Ecco il programma della Festa dell'Unità

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