Frank King, un secolo di Gasoline Alley. La mostra di Palazzo Fava a Bologna

Fino al 7 aprile cinquanta tavole originali dell’unico fumetto che segue la crescita dei suoi eroi

Palazzo Fava, fino al 7 aprile la mostra 'Frank King. Un secolo di Gasoline Alley'

Palazzo Fava, fino al 7 aprile la mostra 'Frank King. Un secolo di Gasoline Alley'

Bologna, 14 marzo 2019 - Immaginiamo una grande strada della periferia di Chicago sul finire degli anni Dieci del Novecento, poi uno scapolone e infine un neonato abbandonato sulla porta di casa dello scapolone. Ecco gli ingredienti – con una buona percentuale di modernità - di uno dei fumetti più longevi e acclamati di tutti i tempi, quel 'Gasoline Alley' che Frank King creò nel 1918 per i quotidiani e che 100 anni dopo è ancora disegnato da uno dei suoi quattro assistenti e pubblicato sul web.

Questa è una bella storia per chi ama l’illustrazione, ma si tratta di un’incursione avvincente nel mondo delle strisce, anche per chi è semplicemente appassionato di biografie uniche. Da oggi potrà visitarne alcuni «pezzi» nella mostra sostenuta da Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae, "Frank King: un secolo di Gasoline Alley" a Palazzo Fava, dove, attraverso 50 tavole ospitate fino al 7 aprile in due salette al terzo piano - quasi si trattasse di un ‘privè’ della mostra principale dedicata a Bonvi che, eccezionalmente, viene prolungata al 5 maggio - i visitatori potranno scoprire il plot deciso e delicato, dal bel bianconero e i colori brillanti e nostalgici, sviluppato da King, che mise al centro del racconto lo scapolo Walt Wallet e il trovatello di nome Skeezix.

La narrazione è focalizzata su un gruppo di appassionati di motori, ma presto viene rivoluzionata quando Walt, uno di loro, adotta il piccolo e decide di crescerlo da solo. Tanto celebre in America, dove King ebbe un’escalation economica veloce come cartoonist (all’apice del successo la striscia era pubblicata giornalmente e contemporaneamente da 300 quotidiani con un pubblico integrato di 27 milioni di spettatori), tanto sconosciuto nel nostro Paese dove l’autore tv e studioso Giovanni Nahmias, l’ha scoperto 10 anni fa, la mostra aprirà un mondo affascinante. Egli diventò collezionista entusiasta e le tavole in mostra, con la curatela di Hamelin, sono le sue, organizzate in un percorso che mostrerà una delle grandi invenzioni di King, ovvero la progressione in tempo reale della vita dei personaggi, che strip dopo strip (in bianco e nero dal lunedì al sabato e a colori la domenica) invecchiano, proprio come i lettori. «Quando ho iniziato a collezionare il lavoro di King- spiega Nahmias- ho subito pensato che avrei voluto farne qualcosa, un’esposizione, e confesso che smettere di collezionarlo è difficile, perché per me la ricerca è diventata una piccola ossessione».

Camminando nelle salette con gli occhi puntati al muro e alle didascalie che in italiano traducono i dialoghi, leggerete la storia di Walt e Skeezix, che, proprio un mese fa, ha compiuto 98 anni, circondato dai propri cari. Il fumetto si è sempre incrociato con la realtà di King -precursore riconosciuto da tutti, del contemporaneo graphic novel - che è scomparso nel 1969 e ha continuato a disegnare fino al 1956, diventando miliardario. Il suo lavoro è portato avanti da Jim Scancarelli e leggibile sul sito gocomics.com.

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