Gay Pride 2018 a Bologna, bacio di solidarietà tra Lepore e La Torre

L'onda arcobaleno dipinge le strade della città. In migliaia vestiti di rosso in ricordo dei migranti morti in mare. Il sindaco Merola col,cartello "Love is the answer"

Il gay pride (Schicchi)

Il gay pride (Schicchi)

Bologna, 7 luglio 2018 - Le strade di Bologna si sono riempite di persone (con magliette rosse) e si sono dipinte del color arcobaleno per il Gay Pride. Manifestazione aperta da un plateale bacio di solidarietà tra l'assessore comunale Matteo Lepore e la legale dei diritti lgbt, Cathy La Torre, entrambi minacciati di morte su Facebook più volte nei giorni scorsi.

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Migliaia di persone si sono messe in marcia poco dopo le 16.30 per un Bologna Pride che quest'anno, oltre a rivendicare i diritti Lgbtq, ha aderito all'appello promosso da Libera, Arci, Anpi e Legambiente «contro le politiche razziste di immigrazione del nostro Paese». Per questo c'erano tante magliette rosse, per ricordare i migranti morti in mare e accendere i riflettori su quella che Don Ciotti ha definito «l'emorragia di umanità che è in corso nel nostro Paese».

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In corteo, anche il sindaco Virginio Merola ("Love is the answer", è il cartello che tiene stretto tra le mani), la senatrice del M5S Michela Montevecchi, lo storico attivista ed ex parlamentare gay Franco Grillini, accanto a Lepore e La Torre: l'avvocata nell'ultimo mese è stata minacciata di morte tre volte su Facebook. «Sono dovuta venire con la Digos - ha spiegato - oggi mi sento sicura, è negli altri giorni che mi sento privata della mia libertà. Mi vogliono contenere, ma non ci riusciranno e porterò sempre avanti le mie battaglie». «Rispondiamo con queste magliette di speranza - ha detto Lepore - alla paura che Salvini e il governo vogliono metterci addosso».

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