Bologna, 1 giugno 2017 - Un viaggio dove la regola è toccare ed esplorare, rovesciando i classici divieti che campeggiano sui cartelli dei musei più famosi. Anche perché qui non siamo in un museo, ma dentro un universo in cui sono racchiusi i mille volti di una città che notte e giorno vive nei suoi scorci affascinanti, sotto i portici illuminati e nelle rumorose osterie che resteranno sempre al loro posto “cascasse il mondo”, in mezzo ai volti scavati dal tempo ascoltando i modi di dire tipici che lontano dalle Due Torri sono parole senza senso. Benvenuti a “Bologna Experience”, l’ultima “creatura”, in scena a Palazzo Belloni (via Barberia 19) da oggi all’8 ottobre, ideata da Claudio Mazzanti (VIDEO) e Patrizio Ansaloni (VIDEO) di Loop e prodotto da con-fine Art, con la collaborazione di Poligrafici Editoriale del Gruppo Riffeser Monti. Un “trio” che dopo l’enorme successo di “Dalì Experience”, torna a proporre la sua visione spiazzante, creativa e innovativa. Filo conduttore del percorso? L’emozione che rifiuta ogni tipo di catalogazione. “Bologna Experience”, infatti, non propone un vero itinerario, ma un flusso ininterrotto di suggestioni multimediali, virtuali, sensoriali e tangibili nei rumori e nelle immagini di una città raccontata a 360 gradi in tutta la sua bellezza diffusa e discreta, una vetrina romantica e reale mai così esaustiva per i turisti, ma anche un’occasione per ricordare ai bolognesi l’amore inscalfibile che li lega al loro mondo, tra piazze, vicoli, negozi storici, trattorie e ville da mille e una notte (FOTO). Del resto parliamo di una città dove non svetta un solo tesoro sugli altri, ma tante attrazioni piccole e grandi, un gioiello dalle mille sfaccettature ben rappresentato dal logo dell’iniziativa. Travestiti da umarells (i tipici “guardiani dei cantieri” in bolognese - VIDEO) i visitatori possono avventurarsi nelle infinite anime di Bologna senza paura di esprimere ironia e passione. Un momento siamo alla mostra, un attimo dopo stiamo pedalando verso i colli. E ancora: attraversiamo un corridoio per salire sulla linea 13 poi il tempo di una fermata e davanti a un portone chiediamo “il tiro” (suoniamo il campanello) per entrare; rimaniamo affascinanti dagli stemmi animati dell’Archiginnasio e in un batter d’occhio ci ritroviamo nel lusso sfrenato di Galleria Cavour (VIDEO). Nessuna regola, negli 800 metri quadrati di Palazzo Belloni si mescola passato, presente e futuro; tradizione e innovazione; conoscenza ed emozione. Caratteristiche ben illustrate ieri durante la presentazione di “Bologna Experience”. Ospite d’eccezione il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti (FOTO), che ha plaudito a «una mostra straordinaria che si apre alla città e cambierà con lei nel corso dei mesi, inserendosi in maniera perfetta tra le iniziative per il G7 dell’Ambiente». E l’entusiasmo espresso dal ministro è il fil rouge che sala per sala “sfama” la ricerca di uno spirito autentico, con le eccellenze custodite sotto le Due Torri raccontate attraverso strumenti immersivi come visori e immagini 3D proiettate a parete, dove scorrono il Castello di Minerbio, il Collegio di Spagna, case padronali e senatorie della campagna felsinea. Non potevano mancare artisti bolognesi doc come Luca Carboni, Gaetano Curreri, Gianni Morandi, Paolo Mengoli, Andrea Mingardi e tanti altri. Le loro voci echeggiano nei bagni trasformati in camerini nelle antiche cantine del palazzo: qui basterà chiudere la porta per ascoltare questi miti canticchiare un motivetto, come sotto la doccia. E che dire delle espressioni dialettali – altro leit motiv di “Bologna Experience” – scritte sulle pareti? E della cucina – patrimonio per eccellenza della città – spiegata da due testimonial come Giancarlo Roversi e Duccio Caccioni? I visitatori scopriranno slang incomprensibili ai forestieri e si siederanno come normali commensali a imparare l’arte culinaria. In un’esperienza che stimola l’intelletto e riscrive il modo di conoscere un luogo. La mostra ‘Bologna Experience’ vuole coinvolgere i bolognesi (veraci e d’adozione) e li invita a essere protagonisti. Collegandosi all’indirizzo web bolognaexperience.ilrestodelcarlino.it, si può raccontare una storia, un ricordo, un’esperienza che riguarda un luogo preciso di Bologna e della sua area metropolitana.