Ferragosto 2022 a Bologna, un tour tra musei e Palazzi

Ecco il vademecum con le mostre temporanee e le esposizioni permanenti per un ‘ponte’ all’insegna di bellezza e meraviglia. Dalla statua colossale egiziana di Sekhmet ai quadri di Davide D’Elia, fino alla raccolta di lavori di Giorgio Morandi. E non solo

Un’immagine ritrae Mario Ramous

Un’immagine ritrae Mario Ramous

Bologna, 14 agosto 2022 - Se la Bologna del commercio è praticamente chiusa per ferie, nella settimana di Ferragosto la città della cultura non va in vacanza. Anzi, proprio domani (che è pure un lunedì), i bolognesi e i turisti, che sono tanti all’ombra delle Due Torri, troveranno le porte dei musei civici e dei palazzi privati aperte con orari regolari, per mostre temporanee e collezioni permanenti.

L’agenda si apre all’Archeologico con Sekhmet, la Potente. Una leonessa in città, dalle 10 alle 19. Grazie alla collaborazione con il Museo Egizio di Torino, uno dei suoi capolavori più rappresentativi, ovvero una statua colossale di Sekhmet – materializzazione terrestre della temibile divinità egizia con testa di leonessa e corpo di donna (di cui il museo torinese conserva una delle più grandi collezioni al di fuori dell’Egitto, composta da 21 esemplari) – dimora nel monumentale atrio di Palazzo Galvani fino al 31 dicembre 2023.

Si cambia registro e si approda al museo Medievale (10-19) dove la mostra Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna permette di ammirare l’intera raccolta di 117 vetri, acquisita nel 2020, che va a incrementare il già cospicuo patrimonio museale cittadino, di questa tipologia di oggetti. Qui si vede anche Concerning Dante – Autonomous Cell di Jacopo Valentini, progetto fotografico legato all’immaginario dantesco.

Alle Collezioni comunali d’arte in Palazzo d’Accursio (10-18,30) La memoria del futuro. Mario Ramous. Un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta: una mostra per chi è curioso di quei tempi in cui il fervore culturale e il confronto artistico tra intellettuali permeavano la quotidianità ed erano la base per ogni lavoro creativo.

Al Davia Bargellini (10-18,30) si può visitare la mostra di Davide D’Elia che si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO posizionati in un dialogo con dipinti e sculture del museo. Sean Scully.

A Wound in a Dance with Love è l’esposizione del Mambo (10-19) che ospita anche, nella Project room, NO, NEON, NO CRY a cura di Gino Gianuizzi. Infine RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri al Museo Morandi. Altre mostre accadono nei palazzi. Come Palazzo Albergati in via Saragozza, aperto a Ferragosto con biglietti acquistabili dalle 10 alle 18 per vedere due esposizioni: Photos! (Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray) e "Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista".

Anche il Mast in via Speranza promuove un’apertura straordinaria dalle 10 alle 19 per Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia, mostra estrapolata dal patrimonio della fondazione, dedicato alla fotografia del lavoro e dell’industria.

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