San Lazzaro di Savena, ecco il Paradiso Jazz Festival

Il più grande circolo Arci d’Italia anticipa il programma primaverile. Si apre il 25 marzo con il mitico trombettista Therence Blanchard

Marco Coppi e Franco Fanizzi sul palco dell’Arci Paradiso di San Lazzaro

Marco Coppi e Franco Fanizzi sul palco dell’Arci Paradiso di San Lazzaro

Bologna, 30 novembre 2018 - Nessun bilinguismo musicale, nessun assalto alle tradizioni, non è necessario professarsi seguaci di Schuller che s’inventò il «Third Stream», note eseguibili da esperti di musica classica e jazz: è sufficiente pensare che tutto ciò che fa cultura non debba essere circoscritto ai templi codificati del sapere né, tantomeno, essere ingabbiato in generi diversi. Parole intrise d’entusiasmo quelle con cui Franco Fanizzi, vice presidente del Circolo Arci San Lazzaro di cui è agitatore culturale con Marco Coppi dà qualche succosa anticipazione sul Paradiso Jazz Festival che spunta a primavera.

Fanizzi, il «circolone» sanlazzarese cambia pelle al punto da ospitare I Filarmonici, un ensemble storico con cinquant’anni di attività musicale alle spalle: nessuno ha arricciato il naso? «Tutt’altro, in via Bellaria, sede del Circolo Arci più grande d’Italia, l’entusiasmo si taglia a fette: dopo dodici anni di grande jazz abbiamo pensato di ospitare la musica di Rossini, Vivaldi, Mercadante e Mozart».

Classica e barocca nel circolone Arci, non deve essere facile unire gastronomia e musica classica? «Per questo ci siamo inventati lo slogan «con la cultura si mangia». È un’idea che ci frullava da un po’, fa parte dell’inquietudine di noi ricercatori culturali, veloci nel realizzare un progetto che il prossimo anno avrà un seguito. Ci aspettiamo attenzione per le attività che svolgiamo che non sono solo liscio e tombola. Per il futuro ci occuperemo di filosofia e di storia».

Novità e anticipazioni primaverili nel segno del jazz? «Per la dodicesima edizione al via il 25 marzo ci riproporremo col nome cambiato in Paradiso Jazz Festival, con ouverture assegnata a Therence Blanchard, mitica tromba tra cinema e jazz. Poi ospiteremo il trombettista israelo-americano Avishai Cohen, quindi Peter Erskine e Dave Weckl, batteristi di riferimento a livello globale, quest’ultimo sul palco con Mike Stern, cinque «Nominations» ai Grammy».

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