Pif e Piccolo a Bologna: "L’(in)felicità esiste"

Il duo al Celebrazioni con lo spettacolo che segue la ‘saga’ di libri e film: "È un viaggio nelle nostre vite"

A sinistra lo scrittore, sceneggiatore e autore Francesco Piccolo; a destra Pif

A sinistra lo scrittore, sceneggiatore e autore Francesco Piccolo; a destra Pif

Bologna, 14 gennaio 2021 - Possono annidarsi ovunque, ti possono piovere in testa o farti aprire gli occhi su qualcosa. Sono i momenti di trascurabile (in)felicità. Pif, ci fa un esempio significativo per lei di questi attimi?  È una cosa che ha raccontato anche Zerocalcare. Succede quando sono al ristorante con amici e qualcuno ordina una cosa più buona della mia. Ci resto male, sono arrivato al punto da pretendere che tutti mangino la stessa cosa". Pierfrancesco Diliberto , in arte Pif , con quegli istanti ‘brevettati’ da Francesco Piccolo nei suoi libri ( Momenti di trascurabile felicità del 2010, Momenti di trascurabile infelicità del 2015 e Momenti trascurabili vol 3 del 2020) ha una certa pratica: è stato lui il protagonista del film tratto dalle pagine di Piccolo e diretto da Daniele Lucchetti nel 2019 ed è ancora lui ad affiancare lo scrittore nello spettacolo teatrale che da qualche tempo gira sui palcoscenici italiani.

Momenti di trascurabile (in)felicità arriva domani alle 21 al Celebrazioni appunto con Piccolo e Pif in scena: un ping pong, ispirato ai tre volumi dello scrittore (vincitore nel 2014 del premio Strega con Il desiderio di essere come tutti ) dedicati appunto a quei ‘momenti’; un viaggio nella nostra quotidianità fatta degli istanti che strappano un sorriso a volte amaro; un tuffo nel divertimento di vivere certi attimi che magari dimenticheremmo volentieri o forse no. "Il nostro sodalizio – racconta Piccolo – è nato quando Pif ha girato il film. Abbiamo deciso di fare qualche data in teatro giocando sui miei testi, ci siamo divertiti e abbiamo visto che anche il pubblico rideva molto. Abbiamo continuato di quando in quando a portare il reading in giro finché la pandemia ci ha fermati. Ora ripartiamo". "Non avremmo mai pensato – conferma Pif – di continuare così a lungo nel racconto di questo piccolo catalogo di eventi trascurabili ma radicati nella vita di ognuno di noi". Le repliche in teatro non condizionano i progetti top secret a cui entrambi stanno lavorando: un nuovo romanzo e nuove sceneggiature per Piccolo, un altro film per Pif da girare forse in autunno. "Mi è spiaciuto – dice l’attore – che il mio ultimo film E noi come stronzi rimanemmo a guardare sia stato destinato a Sky senza passare per le sale. La situazione è quella che è ma il fascino dei cinema resta assoluto". Oltre che nel nuovo ciclo de Il testimone su Sky ("Non so se e come lo riprenderò, ma resta un mio giocattolo a cui anche il pubblico è affezionato"), lui è apparso di recente in tv nel programma ‘ Caro Battiato ’ dedicato al cantautore scomparso."Ho il rimpianto di non averlo voluto conoscere quando ne ho avuto l’occasione. Mi spaventa il suo lato mistico e mi sbagliavo". Lo spettacolo teatrale ha mantenuto nel tempo lo stesso impianto. "Abbiamo sostituito via via qualche testo ma la struttura è quella", confermano i due interpreti. Sul tema caro a Francesco Piccolo esiste ovviamente molta letteratura. Boris Vian, ad esempio, si chiedeva a cosa servono i momenti brutti visto che ci ricordiamo meglio quelli belli: che ne dice lo scrittore? "Che servono gli uni e gli altri. Vian pensa ai grandi eventi, io mi soffermo nel racconto del quotidiano".

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