Rancore a Bologna: "Vi porto nello Xenoverso"

Il rapper romano al BOnsai Garden presenta il suo ultimo disco: "Un viaggio per nomadi astrali"

Rancore stasera live al Bonsai Garden di Bologna

Rancore stasera live al Bonsai Garden di Bologna

Bologna, 29 giugno 2022 - È un mondo parallelo abitato da esseri fantastici, con uno sguardo sempre presente sulla realtà, che si riflette in uno specchio deformante. È lo Xenoverso, contrappunto onirico al multiverso, uno spazio separato dal nostro da un varco che sembra ispirato a quello dell’ Alice di Lewis Carroll. Qui il rapper Rancore, vero nome Tarek Iurcich, ha ambientato le canzoni del suo album, Xenoverso appunto, che l’artista presenta stasera a Bonsai Garden, al Parco delle Caserme Rosse di Bologna (via di Corticella 147, 20.30).

Rancore, come ha scritto la sua guida allo Xenoverso?

"Ho immaginato il disco come un manuale per i viaggiatori astrali che volessero vivere nello Xenoverso , ogni canzone descrive uno dei luoghi che si aprono alla vista del nomade tecnologico, che si avventura in questa proiezione distorta della nostra esistenza. Bisogna solo cercare la porta da attraversare, cogliere il momento e sarà possibili sentirsi protagonisti di questa esperienza, dove la relazione tra la tecnologia e la natura è alla ricerca del perfetto, impossibile, equilibrio".

Lei ha meticolosamente ricostruito le forme di vita che attendono il visitatore.

"Ho provato a definire una vera cosmologia dello Xenoverso , dove trovano casa le storie che non abitano il nostro presente, i mondi che si celano negli angoli perduti dell’universo, le avventure umane dimenticate. Quello che sfugge alla nostra percezione quotidiana ha nello Xenoverso il suo terreno naturale di evoluzione. Io ho immaginato piante, animali, invenzioni che possono farci fuggire, per il tempo dell’ascolto delle canzoni, dai nostri orizzonti abituali. Queste canzoni, i concerti, quello di Bologna apre il tour estivo, sono occasioni per sviluppare la nostra capacità di immaginare e di entrare in rapporto con l’ospite, lo straniero. Dal greco xénos ".

Il disco ha una confezione particolare.

"Anche il disco è stato pensato come uno strumento indispensabile, da avere con sé quando si cerca l’apertura che offre l’accesso allo Xenoverso . È concepito come un album delle figurine, che ognuno può completare per avere una visione di questo mondo fantastico. In ogni confezione ce ne sono due, le altre saranno disponibili ai concerti. Vorrei che i miei live fossero anche un momento ludico, una possibilità di incontro tra i ragazzi, di scambi, come si faceva con le collezioni dei calciatori. Perché ogni escursione nella fantasia deve servire a farci amare ancora di più il presente".

La parola, come sempre nei suoi dischi, è il centro dell’esperienza artistica.

"Sì, l’album si basa su una continua dialettica tra il foglio e le rime. E proprio al potere magico dell’incastro tra le parole è dedicato il video del primo singolo, Le Rime : una gara tra 507 parole che si scontrano per trovare la connessione perfetta tra loro, quella che, come rispondendo a una frase che rivela un incantesimo, riesce a trasformarci in viaggiatori pronti a percepire il piacere di ogni scoperta".

 

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