Ristoranti Bologna: dove mangiare e bere all'aperto

Nuovi locali, traslochi di osterie storiche, eventi live a prova di covid: ecco qualche idea, anche in vista dell'allentamento del coprifuoco

A DumBo anche un'arena per eventi live da mille spettatori

A DumBo anche un'arena per eventi live da mille spettatori

Bologna, 18 maggio 2021 - L’aria si scalda, i tigli sono quasi in fiore, segno che la torrida ma profumata estate bolognese è alle porte. L'esigenza di stare all'aperto è duplice: una parte la voglia di frescura, dall'altra la sicurezza sanitaria, sapendo che i contagi all'aperto sono molto più difficili. Naturalmente, i gestori di locali e ristoranti hanno messo a punto sistemi ad hoc per adattarsi alle esigenze del momento e la città è in fermento. Con l'allentamento del coprifuoco sarà ancora più piacevole sostare tra tavolini e cocktail: ecco dunque qualche chicca, da provare o da consigliare.

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Borgo Mameli

“La felicità è alla porta” è il loro motto e con porta si intende quella di San Felice. Borgo Mameli è collocato, infatti, proprio nella piazzetta di fronte a Porta San Felice e nasce dal recupero di un’ex-birreria. Tra rampicanti e facciate colori pastello, si può bere e mangiare in un inaspettato giardino segreto. “Attualmente, è attiva una formula “pop up” durante il week end in collaborazione con la cucina di Ranzani 13”, ci spiega Giacomo Berti, uno dei fondatori “a brevissimo ripartiremo con le stesse formule dell’anno scorso: “Fuoco Vivo”, con carne e pesce alla griglia, “Convivio”, con ricette del territorio e della tradizione; “Ranzani 13”, con pizze gourmet e “Ghisa” con tutta l’offerta beverage”. Ci preannuncia, inoltre, che quest'estate un programma culturale e artistico andrà ad arricchire l’esperienza Borgo Mameli, che verrà presto svelato al pubblico. Si tratterà di un calendario composto da musica, teatro, incontri e talk. Il tutto, ovviamente, all'aria aperta e nel rispetto delle norme sul distanziamento.

Scaccomatto agli orti

Questo ristorante gourmet che ha la sede principale in via Broccaindosso, con la stagione estiva si sposta agli Orti in via della Braina 7. È possibile, quindi, mangiare nel giardino di un ex-convento, circondati dal verde degli alberi da frutto. Un luogo che, oltre ad essere evocativo, si rivela particolarmente utile per far fronte alle nuove normative e garantire la sicurezza del cliente. La cucina dello Scaccomatto unisce la tradizione lucana all’innovazione, grazie alle conoscenze del suo chef, Mario Ferrara. Le portate sono accompagnate da vini rigorosamente del territorio - ci tengono a specificare - sia per la loro qualità, sia perché ora più che mai è importante sostenere le eccellenze locali. Su prenotazione, è possibile fare un aperitivo pre-cena e non appena terminerà il coprifuoco sarà possibile ripristinare anche il format classico, che prevede il percorso degustazione.

Buca delle Campane

Camminando sotto ai portici di via San Vitale, si viene sorpresi da un enorme portone che affaccia su una corte, illuminata da lampadari antichi. Siamo al civico 30, nella nuova sede della storica osteria Buca delle Campane che, collocata normalmente in via Benedetto XIV, si è dovuta reinventare. Ma lo fa adattandosi nell'ambiente, senza inquinarne l'autenticità. I tavoli sono sistemati dentro alla loggia di palazzo Orsi, risalente a metà Cinquecento. Al riparo, quindi, da pioggia e vento sebbene all’aperto. Un luogo dal gusto decadente e molto romantico il cui tema principale, sia nel menù che nella location, è la storia della città. 

Lime

Non solo ristoranti, Bologna è anche “da bere”. Un ottimo modo per farlo, è lo struscio nella zona studentesca: via Zamboni. Ta questi c’è il Lime. Sul bancone del Lime di via Zamboni, dopo le t-shirt che tanto sono piaciute, arriva lo Zenzerello. “Il gusto è molto gradevole, funziona come ottimo digestivo ma non solo – spiega Marco Poggioni -: lo zenzero ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Lo proponiamo anche ai ristoranti”.  Ottimo soprattutto se sorseggiato sotto alle Due Torri.

DumBo

L'ex scalo merci di via Casarini 19 è stato recuperato e trasformato in un distretto urbano. Nella vasta area nasce il DumBO, situato in una piazzetta coperta, locale dallo stile underground, in cui poter bere e spendere, coprifuoco permettendo, la serata in compagnia. Da giugno, inoltre, verrà aperto anche un bistrò, all’interno dell’ex officina, che resterà aperto tutto il giorno. E per i live è già pronta la programmazione di quest’estate, con una capienza massima di mille persone a sedere. Nel rispetto del distanziamento, il cartellone di concerti ospita artisti nazionali e internazionali, dal 22 giugno al 18 luglio, nell'arena costruita per l'occasione: il primo concerto sarà quello dei bolognesissimi Lo Stato Sociale.

Collywood

Usciamo dalle porte della città, da quella di San Mamolo precisamente, e avviamoci in direzione dei colli. Sulla strada, tra Parco Cavaioni e Sabbiuno, troveremo la novità di quest’anno: il Collywood. Un luogo in aperta natura, che sarà presto sede di eventi culturali di vario tipo: cinema, teatro e musica dal vivo. Un progetto fresco, che nasce dall’idea di quattro ragazzi, già esperti nel mondo della ristorazione e dei locali serali, con il benestare di Syusy Blady, che ha messo a disposizione del progetto un ettaro di terreno di sua proprietà. I ragazzi stanno inoltre costruendo una casetta in legno, rigorosamente ad impatto zero, che sarà funzionale alle consumazioni. Saranno possibili colazioni, merende e pasti durante tutta la giornata. Oppure ci si potrà rilassare su un’amaca, o magari studiare grazie alla rete Wi-Fi che sarà resa disponibile. Il tutto a stretto contatto con il verde e la magia dei colli. Il luogo giusto per chi sente il bisogno di evadere dalla città.

Serre dei Giardini Margherita

La filosofia delle Serre è la sostenibilità. Anche questo ambiente nasce dalla riqualifica di uno spazio che era stato abbandonato, all’interno dei Giardini Margherita. Le Serre non sono solo un locale, ma una vera e propria community attiva per mantenere in vita i progetti che nascono al suo interno: dall'orto ad eventi culturali e aggregativi. Oltre al servizio beverage, è lo spazio stesso ad essere reso disponibile agli utenti. Spazio che diventa, come scrivono nel loro sito “generativo di contaminazione e scambio". Un luogo adatto davvero a tutte le età, sempre gettonatissimo nell'estate bolognese.

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