SetUp Bologna 2019, date, orari e biglietti. Il tema è Itaca

La fiera d’arte contemporanea emergente a Palazzo Pallavicini, tra novità e conferme

Manuela Valentini, Silvia Evangelisti, Simona Gavioli, Marina Visentini e Elena Copelli

Manuela Valentini, Silvia Evangelisti, Simona Gavioli, Marina Visentini e Elena Copelli

Bologna, 26 gennaio 2019 - E' il settimo anno per SetUp ed è ora di diventare grandi. Si alza il prezzo del biglietto che arriva a 10 euro, si performa sullo scalone del tardo Cinquecento perché dopo due anni è ‘adulto’ per conversare col contemporaneo, si introduce una saletta cinematografica per la videoarte e soprattutto si abbandona il limite, per i galleristi, di presentare almeno un artista under 35.

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La fiera nata indie dentro agli spazi dell’Autostazione, che da due anni ha la residenza a Palazzo Pallavicini, dice addio alla giovinezza rigorosa e pone inoltre alcune ulteriori limitazioni – meno gallerie, al massimo tre artisti proposti – mantenendo invece fermo il suo antico cavallo di battaglia più puro degli under 35 alla voce curatori. Del resto, il panorama bolognese delle kermesse artistiche negli anni è cambiato, ci sono altri eventi devoti alla gioventù creativa e SetUp ha voglia di quella metamorfosi o evoluzione che nel mondo dell’arte è ammesso.

La settima edizione al via giovedì e fino al 3 febbraio ha interrogato i 25 galleristi (nove in meno del 2018) sul significato di Itaca, che diviene così il tema guida per il 2019. «Se Itaca è l’Isola di Ulisse – spiega Simona Gavioli, direttrice della fiera – SetUp da sette anni è l’isola che attrae i marinai dell’arte, mescolando lingue, culturi e sogni».

A qiuesto propsito, salta all’occhio in particolare uno dei sei progetti off, quello che introduce per il primo anno la sezione video in una raccolta sala cinematografica, con la mostra Islanders a cura di Manuela Valentini, che ha ricercato videoartisti in luoghi remoti, soprattutto rispetto al mondo dell’arte: Marta Pujades, Ricardo Miguel Hernàndez, Moneiba Lemes con Alby Alamo e César Cardoso arrivano da Palma de Maiorca, Cuba, Grand Canaria e Capo Verde e nel loro lavoro il tema di Itaca è già un allegato importante della loro biografia.

Anche l’immaginario di Caterina Morigi attira i naviganti e sognatori di SetUp, con una Rappresentazione del cosmo ispirata al trattato di teologia Topografia cristiana di Cosma Indicopleuste, geografo del sesto secolo. C’è molta curiosità, quando le gallerie diminuiscono, e anche il numero degli artisti, nel vedere cosa riserverà al pubblico la scelta della direzione artistica.

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Il fatto è, comunque, che con tre scelte a disposizione, non tutti hanno trovato l’under 35 dei propri sogni e addirittura, le 8 gallerie che hanno optato per un solo show, si sono trovate ulteriormente davanti all’ardua scelta: su chi puntare? Si abbassano le barriere anagrafiche, ma, di conseguenza anche il numero degli artisti, solo 13 contro i 30 del 2018, che possono partecipare al premio SetUp, nato proprio per valorizzare la categoria dei più giovani.

È riconfermata Silvia Evangelisti alla guida del comitato scientifico, che quest’anno avrà accanto Camilla e Giovanni Scarzella, Chiara Caliceti e Rocco Guglielmo. Set Up fa il suo ingresso anche alla Robot Art Night di Palazzo Re Enzo il 2 febbraio e si espande, come da tradizione, fuori dal Palazzo e in giro per la città, con SetUp Plus, mostre, presentazioni di libri, progetti fotografici e talk, tra cui Icona d’arte: conversazione con Cecilia Matteucci, regina dell’haute couture venerdì 1 febbraio alle 17 al Grand Hotel Majestic.

INFO - Dal 31 gennaio al 3 febbraio, Palazzo Pallavicini, via San Felice 24.  Orari: giovedì dalle 20 alle 24, venerdì dalle 16 alle 24, sabato dalle 15 alle 24, domenica dalle 11 alle 22. 

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