Trekking Bologna, nuovo cammino sulla Linea gotica

Sarà inaugurato nel 2023 e sarà diviso in 12 tappe lungo tutto l'Appenino; Tamarri: "Percorso dal valore storico importantissimo"

Una foto storica della Linea Gotica

Una foto storica della Linea Gotica

Bologna, 14 aprile 2022 - La Linea Gotica diventa cammino: è questa la novità annunciata da Marco Tamarri, coordinatore del tavolo Appennino della Destinazione turistica bolognese, specificando che sarà un cammino diviso in 12 tappe nell'Appenino bolognese, da Lizzano in Belvedere a Castel Del Rio, che verrà inaugurato ad aprile 2023. "E' un percorso importantissimo dal punto di vista storico, è portato avanti insieme a ExtraBo, Bologna Welcome e all'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese" spiega Tamarri.

Il panorama dei cammini bolognesi

Se si guarda infatti ai trend degli ultimi anni, quella dei cammini è una realtà effettivamente che continua ad avere una forte crescita nella provincia di Bologna. "Sulla Via degli Dei abbiamo in media 21.000 presenze all'anno - continua Tamarri - è il secondo cammino in Italia ad oggi. La Via della Lana e della Seta, invece, sta raggiungendo i 10.000 camminatori all'anno". Ci sono poi, anche se di minor importanza ma che comunque vanno a completare il panorama dei cammini bolognesi, la Piccola Cassia, che arriva fino a Pistoia, e la via Mater Dei, che collega i santuari mariani nell'area metropolitana di Bologna, in collaborazione con l'Arcidiocesi. Inoltre è da segnalare anche l'avanzamento del progetto della Flaminia Minor, il cammino che porterà da Ozzano a Monghidoro.

Le critiche

Come per tutti i cammini, anche in questo caso molte sono le osservazioni riguardanti l'ambiente e l'impatto che questi cammini possono avere sul paesaggio circostante, con particolare attenzione alla loro tutela ambientale, ossia a come sostanzialmente riuscire mantenere puliti questi percorsi ed evitare che vengano in alcun modo danneggiati.

Per quanto riguarda la Via degli Dei per esempio, diverse critiche sono state avanzate per il fatto che molte persone portano via i basoli e alcuni tratti vengono percorsi anche dai fuoristrada: tutti comportamenti errati, che inevitabilmente danneggiano il percorso. "Sui fuoristrada sto facendo una battaglia, ma la sto perdendo - replica Tamarri - abbiamo tentato di vietare loro il passaggio sui sentieri, ma la norma regionale non ci dà gli strumenti adatti e non abbiamo i mezzi per fare i controlli".

Altre critiche sono arrivate invece sul fronte dei rifiuti e su come quindi evitare che il passaggio dei visitatori lungo i sentieri riempa quest'ultimi di spazzatura. Sulla questione è intervenuto Giacomo Tarsitano, consigliere comunale della Lista Lepore: "Dopo il boom di frequentazioni di questi anni dovremmo fare percorsi di sensibilizzazione contro questi gesti di inciviltà, perché chi imbocca cammini e sentieri abbia davvero rispetto dei luoghi. Purtroppo siamo rimasti in pochi a pulire i sentieri, se non arrivano forze nuove sarà difficile fare opera di sensibilizzazione".

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