Libri, 'Bologna va in campagna'. Il nuovo viaggio di Miccoli e Schiavon

Il nuovo volume di foto e poesie viene presentato sabato 8 dicembre a Palazzo Re Enzo

Bologna va in campagna, di Miccoli e Schiavon, Giraldi editore

Bologna va in campagna, di Miccoli e Schiavon, Giraldi editore

Bologna, 6 dicembre 2018. In fondo, è la continuazione di un viaggio, fra foto e poesie, immagini, suggestioni, ricordi: esce in libreria “Bologna va in campagna”, firmato dal fotografo Paolo Miccoli e dallo scrittore e giornalista Gianluigi Schiavon, Giraldi Editore. E' il seguito ideale di “A Bologna c'era il mare”, l'altra opera di questa coppia di collaudati autori.

Il nuovo volume verrà presentato a Bologna l'8 dicembre a Palazzo Re Enzo, salone del Podestà, nell'ambito della manifestazione “Regali a Palazzo”. Modera la scrittrice Fiorenza Renda. Appuntamento alle 15.

In “Bologna va in campagna” la formula non cambia: 100 foto più una, ogni immagine accompagnata da una poesia o un racconto in miniatura. Nel primo volume gli scatti erano tutti in bianco e nero, tranne l'ultimo a colori. Stavolta si parte dal colore e il traguardo è in bianco e nero, l'esatto contrario. Ma la meta del viaggio è sempre la stessa: il mare.

La campagna è l'anima della città – dice Schiavon - Non il suo opposto, ma la sua essenza. I vocabolari a volte ingannano. Prendetene uno, andate alla voce città e sotto i contrari troverete campagna: luoghi contrapposti. Ma questa è un'altra storia: qui parliamo di sentimenti. In queste pagine Bologna va alla ricerca della propria anima.”

L'obiettivo di Miccoli scandaglia i luoghi con passione, dà la caccia a paesaggi, dettagli e gesti, cerca l'inedito a Massumatico, Muffa, Selva Malvezzi, ma anche a Casalecchio e a San Lazzaro e in altre conosciute località perché - come dicono gli autori - “nulla è meno noto di ciò che è sempre sotto i nostri occhi”.

Le parole di Schiavon raccontano lo stupore dello sguardo che si sofferma sul fascino di luoghi solitari o sul volto di personaggi incontrati lungo il viaggio: il giocatore di biliardo, il ribelle, la diva e l'innamorato, il re e il vecchio ostinato, l'eroe e il suo doppio, personaggi inventati o forse no, che mettono in scena lo spettacolo della campagna bolognese.

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