Bologna, 21 agosto 2017 - Salsicce, tortellini, castrato a volontà, crescentine. L’era della Bologna grassa, dell’oro rosa – il maiale declinato in tutte le sue forme – e dei trigliceridi che si alzano in occasione della Festa dell’Unità non è finita, ma potrebbe di sicuro mutare un po’.
Non perché siano in arrivo altri etnici (dall’africano all’argentino ormai la kermesse piddì è un giro del mondo gastronomico, e ben venga), ma perché quest’anno, per la prima volta e al passo con i tempi bio e vegetariani, la Festa ospiterà per la prima volta un’area interamente vegan: il Villaggio Veganok dove Veganok Network e AssoVegan - Associazione Vegani Italiani accoglieranno i visitatori in uno spazio aperto e ricco di eventi. I protagonisti delle conferenze oltre agli aspetti scientifici e nutrizionali, condivideranno il «loro pensiero non specista di rispetto per i diritti di tutti».
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