Notte viola, droni protagonisti a Borgo Panigale

La kermesse comincia sabato 21 e si conclude a mezzanotte con i fuochi artificiali

Un drone, questi oggetti saranno protagonisti alla Notte Viola (foto Dire)

Un drone, questi oggetti saranno protagonisti alla Notte Viola (foto Dire)

Bologna, 17 maggio 2016 - Come coltivare la passione per i droni senza rischi? Serve un’apposita “voliera”. A Bologna si avrà l’occasione di vederne una sabato, nell’ambito della Notte viola del quartiere Borgo Panigale: la struttura verrà allestita al centro sportivo Pontelungo in maniera temporanea, ma gli organizzatori della manifestazione (l’associazione Corri con noi) puntano a una voliera fissa e sono già al lavoro con l’amministrazione. A spiegarlo è Dario Cardace, presidente dell’associazione, presentando la Notte viola. La guida dei droni “è uno sport molto bello, ma può essere anche pericoloso - afferma Cardace - e quindi servono delle aree apposite per potere volare in sicurezza”.

Droni a parte, la terza edizione della Notte viola conferma il format che l’anno scorso, secondo i promotori, ha portato in strada ben 25.000 persone. Le attività in programma (laboratori, tornei, spettacoli, concerti, sfilate e altre iniziative) prenderanno il via dalle 10 di mattina e poi, dalle 19 fino ai fuochi d’artificio di mezzanotte, scatterà la pedonalizzazione di un lungo tratto di via Emilia-Ponente. Nel corso della giornata, il quartiere potrà festeggiare anche i 40 anni del centro sportivo Pontelungo e i 75 della parrocchia di Cristo Re: “E’ una bellissima occasione per uscire dalla chiesa - sottolinea il parroco, don Davide Marcheselli - e andare incontro al territorio e alle persone, come ci dice di fare Papa Francesco”. Di sicuro sarà un evento impegnativo per la Polizia municipale: “Chiudere un chilometro di via Emilia Ponente non è cosa da tutti i giorni”, fa notare l’ispettore capo Anna Pasolini. Alla giornata contribuiranno anche 70 operatori commerciali, spiega Antonio Cocchini di Ascom, pronto a ragionare di un’edizione invernale da affiancare a quella primaverile.

Sempre oggi, intanto, sono state presentate le rassegne a cura del Gruppo Montagnola (Arci e Antoniano, giunti all’ultimo anno di collaborazione) e della velostazione Dynamo che rientrano nel cartellone comunale Be’. Nel primo caso, dal 4 giugno tornano i concerti targati “Montagnola music club. Jazz nel parco” insieme alla rassegna “Kids stage” dedicate alle famiglie e ai bambini. Confermati anche i centri estivi, incentrati quest’anno sui temi della mobilità sostenibile. Infine, la rassegna darà spazio anche al progetto Rivoluzione verde, lanciato insieme al Comune per riqualificare il parco: ad oggi sono 600 i donatori che hanno deciso di aderire. Grazie all’impegno estivo messo in campo negli ultimi sei anni, la Montagnola è diventato “un epicentro di cultura e incontri” della città, commenta il presidente dell’Arci, Stefano Brugnara. Una “bella sfida” vinta, la definisce frate Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano. La Montagnola, del resto, “è una realtà importantissima e allo stesso tempo difficile da mantenere nella sua bellezza”, afferma Francesca Bruni, capo dell’area Cultura di Palazzo D’Acursio (quest’anno il Comune contribuisce con 15.000 euro, contro i 17.000 dell’anno scorso).

Si chiama “Dynamatic”, invece, la rassegna che si svolgerà nella velostazione tra concerti, mostre, installazioni e laboratori per i piu’ piccoli. Visto che Dynamo è una realtà nata per andare incontro alle esigenze dei ciclisti (finora sono 7.000 i parcheggi e 1.000 i noleggi conteggiati), “crediamo molto nella condivisione dello spazio pubblico”, sottolinea Simona Larghetti, presidente dell’associazione Salvaiciclisti che gestisce lo spazio.

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