PIERFRANCESCO PACODA
Cosa Fare

Due giorni di festa a Bologna con Jovanotti

Venerdì e sabato all’Unipol Arena la grande macchina del PalaJova chiude il tour tutto da cantare e ballare

Jovanotti sul palco con il tappeto di casa, che si porta sempre dietro come nelle culture nomadi

Jovanotti sul palco con il tappeto di casa, che si porta sempre dietro come nelle culture nomadi

Due giorni di festa per celebrare la fine di PalaJova, il tour nei palazzetti che ha attirato ovunque folle da pop star. Jovanotti arriva venerdì e sabato (ore 21) all’Unipol Arena di Casalecchio con il suo trascinante repertorio di ballate che intrecciano melodia e ritmi afro americani, rock e canzone d’autore.

Il palco

Un concerto jukebox, da vivere intonando le sue canzoni dalle strofe di apertura della prima fino al ritornello dell’ultima, per un pubblico di età diverse, unito dalla sensazione di essere parte di un rito che va al di là dello spettacolo sul palco. Tutto è pensato per dare agli spettatori la sensazione di sentirsi vicini all’artista. Ad iniziare dall’imponente schermo di 22 metri circondato da fiori meccanici sospesi che cambiano forma e colore e attraversano per 50 metri lo spazio. Ma questa dimensione mastodontica è bilanciata da dettagli molto personali. Come il tappeto di casa, che si è fatto stendere sul palcoscenico, in omaggio alla tradizione delle culture nomadi per le quali ovunque tu lo metta, quel luogo diventa casa.

La scaletta

Il concerto è aperto e chiuso da due sigle, si inizia con quella del cartone animato ’Conan’, si finisce con la colonna sonora del ‘Muppet’s Show’. In mezzo oltre due ore e mezza di canzoni, oltre 30 quelle in una scaletta predefinita, ma che potrebbe subire delle variazioni. I classici, naturalmente, ci sono tutti. Da ‘L’ombelico del mondo’ a ‘Mi fido di te’, da ‘Il più grande spettacolo dopo il Big bang’ a ‘A te’, sino al bis con le immancabili ‘Penso positivo’ e il gran finale con ‘Ragazzo fortunato’. C’è spazio anche per brani che vengono proposti per la prima volta in concerto, come ‘Montecristo’ e ’Il corpo umano’ e per due piccole suite, una dedicata al suo versante funk (‘Una tribù che balla’ e tanto altro) e un’altra ai ‘lenti’ come ‘Serenata rap’.

La band

Insieme a lui, che si presenta in completo rosso curato da Maria Grazia Chiuri, un super gruppo con alcuni dei musicisti più originali della scena italiana, dal virtuoso della chitarra blues Adriano Viterbini, dei Bud Spencer Blues Explosion, al trombonista Gianluca Petrella. I suoni sono stati affidati a Pino ’Pinaxa’ Pischetola: un tecnico che nella sua lunga carriera, ha lavorato, per fare qualche nome, con Franco Battiato, Adriano Celentano e con i Depeche Mode.

Jova e Bologna

Il legame di Lorenzo Jovanotti con Bologna è sempre stato molto stretto e risale ai suoi esordi. Per questo ha deciso di concludere il tour, che è stato ovunque tutto esaurito, proprio in città. "A Bologna – ha detto – nel 1992 feci il mio primo palasport, che poi nello stupore di tutti gli addetti ai lavori (tranne pochi visionari) diventarono due". Erano gli anni della diffusione in Italia dell’hip hop che arrivava dagli Stati Uniti, e molto del successo di questa musica nella nostra nazione si deve a lui e ai suoi primi esperimenti, spesso ingenui, di rap nazionale. Da allora, passando per tutti i linguaggi del pop, è arrivato al cuore degli ascoltatori dimostrando di essere sempre capace di cambiare.

Come arrivare

In occasione dei concerti è attiva la linea speciale Tper 975, un servizio di collegamento bus diretto, senza fermate intermedie, tra la Stazione Centrale di Bologna e l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Gli autobus partiranno in prossimità della Stazione Centrale, dalla fermata I, su viale Pietramellara, lato farmacia, con corse ogni 15 minuti attive dalle ore 17 alle ore 20. Al ritorno, al termine del concerto, i bus partiranno da via Antonio De Curtis ed effettueranno le fermate a richiesta: Ospedale Maggiore, San Felice, Marconi, Piazza dei Martiri, Amendola, Stazione Centrale.