GIAN ALDO TRAVERSI
Cosa Fare

Calderazzo, jazz e "latin" in Cantina. Quintorigo al Bravo. Kilkoski al Camera

L'appuntamento di mercoledì alla Bentivoglio è il primo di una serie di cinque date del Bologna Jazz Festival. Attesa per la band romagnola a L'Altro Festival. Al Camera giovedì "Premio Massimo Mutti" e sabato concerto del grande pianista

Joey Calderazzo Trio ospita Miguel Zenòn
Joey Calderazzo Trio ospita Miguel Zenòn

Bologna, 7 novembre 2023 – Gli spazi improvvisativi sono fondamentali, la libertà è parte integrante della norma, lo swing power è assoluto: è quanto propone stasera (mercoledì 8 novembre, ore 22) in Cantina Bentivoglio il virtuoso del pianoforte Joey Calderazzo con il suo trio, guest star il sassofonista portoricano Miguel Zenòn, sublimità latine spacca cuore. È il primo dei cinque concerti in quota Bologna Jazz Festival ospitato nella cave di via Mascarella.

Giustificata, dunque, l’attesa dei jazzofili per l’esibizione del band leader di origini italiane (nato a New Rochelle, a una fila di case dalla Grande Mela), membro di spicco di famosi ensemble, plurinominato ai Grammy, palchi condivisi con musicisti del calibro di Michael Brecker, Branford Marsalis, Jack DeJohnette e Dave Holland. Rock psichedelico, serenate swing e cantautorato underground: le corsie impensabili dei Quintorigo non ne smentiscono la fama di fomentatori di deliri punk: è lo spettacolo ad alta intensità di stasera (mercoledì 8, ore 22) dei Quintorigo al Bravo Caffè per la rassegna “L’Altro Festival”. Con un piede nelle sonorità del Balanescu Quartet e un altro tra le chitarre distorte del rock più duro, in una centrifuga musicale alimentata da un intreccio di violini e violoncelli.

Giovedì 9 al Camera Jazz & Music Club (ore 21.30) per le bacchette di Bill Carrothers saggio di emozioni e motivazioni plurime in forma di concerto legato al “Premio Massimo Mutti”, l’indimenticabile imprenditore musicale che ha conferito nuovo charme e vigore al Bologna Jazz Festival, a tutt’oggi una delle kermesse più quotate a livello nazionale e non solo. Molti i rendez-vous del Bologna Jazz Festival a partire dal Binario 69 dove le luci si accendono sul Michele Bonifati Emong Three Knots, ovvero la Nuova Generazione Jazz che irrompe in quartetto con Evita Polidoro alla batteria, Manuel Caliumi al sassofono, Michele Bonifati alla chitarra e Federico Pierantoni al trombone, primo progetto da leader del chitarrista.

Venerdì 10 al Locomotiv Club (21.30) è di scena il pianista britannico Alfa Mist che propone il nuovo album “Variables” Is Out Now On ANTI, un tuffo nel neo soul. In Cantina Bentivoglio (ore 22) Michele Vignali sfoglia in sestetto il suon ultimo album “Time Lapse”, primo disco da leader del sassofonista modenese.

Gli altri sono Federico Pierantoni al trombone, Marco Bovi alla chitarra, Onofrio Paciulli al pianoforte, Luca Dalpozzo al contrabbasso e Danilo Mazzucco alla batteria. Data evento sabato 11 al Camera Jazz & Music Club (ore 22) con il Dave Kilkoski Trio plus: ospiti speciali Piero Odorici (sax tenore) e Roberto Rossi (trombone). Kikoski è uno dei virtuosi del pianoforte di maggior talento e appeal a livello globale, capace di una rilettura che niente ha da spartire con quanto già ascoltato dei classici e dei post classici del jazz. Straordinario il curriculum come leader di trio, altolocate le collaborazioni da Roy Haynes, John Scofield e Michael Brecker a Chris Potter, Joe Henderson e Dave Holland, senza dimenticare Jeff Tain Watts e la Mingus Big Band.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro