A Bologna la mostra ‘L’Isola degli Arrusi’: i volti degli omosessuali confinati dal fascismo

Fino al 21 maggio il progetto fotografico di Luana Rigolli esposto a Palazzo D’Accursio. L’iniziativa è organizzata da Associazione Komos e Arcigay Il Cassero

Foto di gruppo nella Manica lunga di palazzo D'Accursio

Foto di gruppo nella Manica lunga di palazzo D'Accursio

Bologna, 10 maggio 2023 – Poche volte, a scuola, ci hanno raccontato delle persecuzioni, sotto il fascismo, nei confronti degli omosessuali. Magari una postilla, ma niente di più. Solo a Catania, però, nel 1939, quarantacinque uomini vengono arrestati e confinati sull’isola di San Domino (nelle Tremiti) perché accusati dal questore Alfonso Molina di ‘pederastia passiva’. Luana Rigolli ha ricostruito le loro storie e i loro volti attraverso le lettere che mandavano per chiedere la grazia e i verbali di arresto. È stata sull’‘Isola degli arrusi’ (così venivano chiamati, probabilmente dall’arabo ‘ragazze’) per immortalare le loro vite, distanti settecento chilometri da casa, nei luoghi in cui erano rinchiusi. Fino al 21 maggio Palazzo D’Accursio (in Manica Lunga) ospita il progetto di ricerca fotografica di Rigolli: le grandi stampe con i volti dei confinati, le lettere, gli epiteti, i paesaggi, le suppliche dei familiari, i luoghi di Catania e quelli di San Domino, gli strumenti delle visite mediche ma anche quelli delle punizioni. Una storia (da cui è nato anche un libro di Rigolli) poco conosciuta e sulla quale “c’è ancora molto da indagare”, commenta l’artista. “È importante – aggiunge la vicesindaca Emily Clancy – ricostruire la memoria, soprattutto in un momento storico in cui si va a colpire ancora l’identità di genere e gli orientamenti sessuali”. L’iniziativa è stata realizzata dall’associazione Komos e dal Centro di documentazione Flavia Madaschi-Arcigay Il Cassero, fa parte delle attività di Lgbt+ History Month Italia ed è dedicata a Lucy Salani e a tutte le persone cui è stata negata la libertà di espressione dell’identità a causa della violenza omolesbobitransfobica.  

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