Mostra su Warhol, Haring e Basquiat a Bologna: concerto sulle note dei Qadmio

Musica pensata per le opere esposte: una serata speciale con apertura straordinaria fino alle 23 a palazzo Belloni

Bologna, 15 aprile 2023 – Un concerto tra le opere che hanno fatto la storia della musica e della pop art. Un’esibizione site-specific come sottofondo alla mostra, per raccontare il fascino e l’atmosfera degli anni Ottanta e dei club di New York, della vita notturna di una generazione che ha vissuto di eccessi ed è rimasta nella storia.

Un concerto alla mostra di Bologna
Un concerto alla mostra di Bologna

A Palazzo Belloni (in via de’ Gombruti 13A) arriva la seconda, speciale serata – con annessa apertura straordinaria – di Warhol Haring Basquiat. Art, music and fashion: il ‘power trio’ bolognese Qadmio regalerà ai visitatori dell’esposizione (oggi dalle 20 alle 23, con ultimo ingresso alle 22) uno show musicale pensato per le opere circostanti: la chitarra autografata di Michael Jackson, l’iconica copertina dell’album The Velvet Underground & Nico con la banana sopra, e i ‘radiant baby’ di Keith Haring. Salvatore Costanza, chitarrista dei Qadmio, racconta così il secondo show ‘satellite’, questa volta dedicato alla musica, incluso con il biglietto della mostra (foto): "I Qadmio nascono nel 2016 da esperienze soliste, ma avevamo già una certa affinità tra di noi. Siamo un trio standard con chitarra, basso e batteria, chiamiamo al massimo una tastiera per divertirci con lo spettacolo e renderlo più particolare e psichedelico…".

Quale cultura musicale vi lega?

"All’inizio l’obiettivo era riprendere le jam session degli anni 70, unendo creatività e una ferrea e meticolosa scelta di ritmi e tempi, spesso anche non convenzionali. Nasciamo per sperimentare con la musica".

E con la mostra di Palazzo Belloni, invece, c’è stata affinità fin da subito?

"Sì, ci è sembrava adatta. Andy Warhol, specialmente quando faceva il produttore, realizzava spettacoli insieme a un ensemble di 12-13 musicisti, tra cui i Velvet Underground, che diventavano una performance, con proiezioni sul pubblico per arrivare a stuzzicarli e coinvolgerli. Anche noi useremo dei visual e cercheremo di stimolare e intrattenere gli spettatori: ci piace giocare su questo tema".

Quali altre suggestioni portate nel vostro background?

"Siamo cambiati molto negli anni ed è un po’ come se partecipassimo anche noi stessi a un corso di musica mentre suoniamo. Siamo fissati con la scienza e abbiamo realizzato un ep dedicato alla biodiversità marina, utilizzando un certo tipo di effetti musicali. Ecco perché sarà bello legare la nostra musica agli spazi della mostra". Info: www.warholharingbasquiat.it

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